Presentato con successo in Piazza Grande al Festival di Locarno e Vincitore del Premio César per la Miglior Sceneggiatura non originale per i suoi dialoghi tesi e avvincenti, La ragazza con il braccialetto, di Stéphane Demoustier, arriva finalmente nelle sale italiane, distribuito da Satine Film, a partire dal 26 agosto.
Il film francese inizia con un’ampia inquadratura su due agenti di polizia che arrestano un’adolescente sulla spiaggia. Lise, Melissa Guers, non oppone alcuna resistenza e non dà di matto su quello che le sta accadendo. Un paio di scene dopo vediamo la stessa ragazza confinata nella sua elegante casa di famiglia in un quartiere borghese di Nantes con un braccialetto elettronico intorno alla caviglia. È stata accusata dell’omicidio della sua migliore amica, Flora, e sta attendendo il processo. Bruno e Céline i suoi genitori che la sostengono, ciascuno a suo modo, interrogandosi sulla maniera migliore di fare fronte al dramma familiare.
Il film, ispirato all’acclamato film argentino, The Accused del 2018, è ambientato in gran parte in un’aula di un tribunale. Dalle rivelazioni che via via si susseguono, apprendiamo che Lise e Flora hanno litigato poche settimane prima dell’omicidio quando la vittima ha pubblicato un video online che mostrava Lise nell’atto di praticare sesso orale a un coetaneo.
Per l’accusa è il movente dell’omicidio ma poiché le prove sono circostanziali, anche se tutt’altro che inconsistenti, cerca di persuadere la giuria che la giovane donna sia capace di una cosa del genere. L’adolescente Lise non tradisce alcuna emozione sul banco degli imputati. Diventa difficile capire se è colpevole o innocente. Non ci resta che interrogarci se il suo distacco emotivo e la sua freddezza siano un segno di colpevolezza.
Guers si impegna a proiettare una performance accattivante nei panni di Lise, un personaggio avvincente per il disagio in cui mette lo spettatore. Anche se proviamo empatia per lei, non siamo mai convinti fino in fondo se ci stiamo schierando dalla parte di una assassina a sangue freddo.
La ragazza con il braccialetto è un film intelligente che punta il dito contro la la natura giudicante della società. Mano a mano che la trama prosegue diventa chiaro che Lise non è solo sotto processo per omicidio: la sua personalità e le sue attitudini sessuali sono sotto esame. L’accusa esprime stupore per l’apparente capacità di Lise di non provare alcun sentimento mentre procura un orgasmo tramite fellatio al testimone maschio, Nathan, e le chiede provocatoriamente: “Ti definiresti una ragazza facile?” Lise risponde, “Perché non chiedi a Nathan se anche lui è ‘facile’?”
Il suo avvocato nelle sue argomentazioni conclusive afferma: “…Lise Bataille oggi non sarebbe sul banco degli imputati se non avesse infranto le norme che vincolano le donne a comportamenti ritenuti moralmente accettabili dalla società”.
https://www.youtube.com/watch?v=Rixc9hNRIho