giovedì, Settembre 11, 2025
  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cultura
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
TheSpot.news
  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cultura
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

Il filo di mezzogiorno si sposta da Roma a Milano, imperdibile momento di teatro psicanalitico

Elena Marcheggiano Dal Forno by Elena Marcheggiano Dal Forno
31 Maggio 2021
in Teatro, Spettacoli
Reading Time: 3 mins read
0
Il filo di mezzogiorno si sposta da Roma a Milano, imperdibile momento di teatro psicanalitico
603
SHARES
3.3k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram

Quando i teatri riaprono e si ha la fortuna di assistere a questi spettacoli, potremmo dire, parafrasando Goliarda Sapienza quando scrive “E’ morta perchè ha vissuto” che abbiamo avuto il premio perchè abbiamo saputo aspettare.

Uno spettacolo necessario questo di Mario Martone, enorme come sempre nelle scelte di regia, adattato magnificamente da Ippolita di Majo ormai sua collaboratrice già dai tempi di “Noi Credevamo” e impreziosito dalle performance strepitose, quasi cinematografiche, di Donatella Finocchiaro, catanese come la scrittrice, dunque perfetta, e Roberto De Francesco nei panni dello psicoterapeuta.

Il filo è quello della memoria interrotta dagli elettroshock cui Goliarda è stata sottoposta a causa dei suoi tentativi di suicidio. Mezzogiorno è la solita ora in cui il dottore si presenta a casa della paziente, la voce narrante è naturalmente quello della scrittrice siciliana mai abbastanza rivalutata e che andrebbe davvero riletta per capirne la grandezza e la libertà. Una donna la cui storia personale meriterebbe da sola più di un tomo o forse una bella serie, come usa fare adesso. Sceneggiatori lì fuori, pensateci subito!

“Il filo di mezzogiorno”, pubblicato la prima volta nel 1969 e ora ripubblicato da La Nave di Teseo, a cura di Angelo Pellegrino, il marito di Goliarda, è il diario privato di una donna che racconta la sua vita senza filtri, dalla partenza da casa all’arrivo a Roma, dall’incontro con l’arte drammatica all’amore con Citto Maselli, fino alla depressione e allo scontro la società che la vuole “normale”, dunque curata tramite elettroshock alla quale però viene sottratta dal suo compagno che le propone un percorso di analisi con uno dei luminari del tempo, Ignazio Majore, un pensatore libero e indipendente. Sono tre anni di terapia che Goliarda attraversa con le parole per ricostruire ricordi, vita e trovare una stabilità emotiva che faccia piacere alla “società”. E’ un diario frammentato e scomposto, in cui il tempo interiore è sempre al presente, in cui il tempo dell’analisi e quello della memoria non possono che sovrapporsi in un delirio di personaggi che variano dalla madre, al padre, alle sorelle, al fratello ma anche alle amiche e naturalmente Citto, il grande amore di Goliarda con cui però “non facemmo la sciocchezza di sposarci ma il giuramento di restare insieme fino a quando l’amore ci avrebbe tenuti uniti”.

Una scrittura viscerale e intersecata, violenta e scomposta, alternata da momenti di dolcezza a ricordi dolorosi ben delineata sul palcoscenico dal doppio binario, esattamente identico e specchiato, in cui si svolge la scena. Ogni cosa in teoria dovrebbe riflettere sè stessa e non sempre però si rispecchia allo stesso modo. I contorni non sono mai così definiti, il groviglio delle emozioni sale e scende come un’altalena.

“Nell’adattare il testo per la scena – dice la Di Majo – ho immaginato queste due zone del palcoscenico, la prima è uno spazio buio, vuoto, solitario, onirico dove si viaggia tra i meandri dell’inconscio, l’altra è la zona della realtà, della relazione, il luogo dove i fantasmi prendono corpo ma sono arginati dall’incontro col medico. L’esperienza analitica della scrittrice si colloca agli albori della psicanalisi in Italia, era un tempo in cui si poteva cadere in errore e i confini della disciplina non erano ancora così netti. Goliarda disorienta di continuo il dottore con la sua intelligenza fulminea, la sua spregiudicatezza di pensiero, il suo non essere riconducibile a qualcosa di noto. Ho lavorato molto in drammaturgia per dare vita a questo capovolgimento di ruoli, perchè il filo del mezzogiorno è uno straordinario romanzo autobiografico, un canto di libertà ad ogni costo, un libro d’amore per l’analisi, ma è anche il racconto di un contagio psichico”.

In effetti la dialettica tra i due diventa così furente e dipendente che Goliarda ad un certo punto si innamora, o crede di innamorarsi, del suo terapeuta nel più classico dei transfert. Ma nel confessarsi così lucidamente al medico, apre una voragine nelle certezze dell’altro ed è questo lungo gioco di accettazione/respingimento/ribaltamento dei piani temporali e medico/paziente camuffato da “cura” che trasforma i due protagonisti e li fa vivere un diabolico corpo a corpo psico-sentimentale che porterà il dottore ad abbandonare Goliarda di punto in bianco dopo tre anni e a fargli dire che ora è lui ad avere bisogno di andare in analisi.

Da questo scontro barbarico la Sapienza ne esce tramortita ma di certo di nuovo padrona di sè stessa e della sua straordinaria per quanto disperata vitalità.

“Da un episodio con il mio analista Andreas Giannakoulas nasce l’idea di sdoppiare la stanza di Goliarda – dice Martone – quando dopo un anno che lo frequentavo mi fece vedere il lettino – che stava alle sue spalle – sul quale sarei andato nella seduta successiva. Lettino che io non mi ero mai accorto ci fosse. So che ho amato il mio analista e alla sua memora dedico questo spettacolo”.

 

Tour 2021

Catania, Teatro Verga, 11-16 maggio

Roma, Teatro India, 20-29 maggio

Milano, Teatro Parenti, 1-6 giugno

Napoli, Teatro Mercadante, 29 settembre – 10 ottobre

Torino, Teatro Carignano, 9-14 novembre

 

 

 

Tags: Donatella Finocchiarogoliarda sapienzail filo del mezzogiornoMario MartonepsicanalisiTeatro India
Share241Tweet151SendShare
Previous Post

World Press Photo, fino al 22 agosto al Mattatoio di Roma la 64. edizione del prestigioso premio

Next Post

A San Vito lo Capo la seconda edizione del Festival del Cinema Italiano

Elena Marcheggiano Dal Forno

Elena Marcheggiano Dal Forno

Elena è giornalista pubblicista dal 1994 e vegana dal 2011. Si occupa di vita in generale, cinema, arte, tennis, diritti degli animali. Quando non è al cinema è in viaggio. Spesso la cosa coincide. Scrive anche sul Corriere della Sera.

Ti potrebbero interessare

Palio di Siena: Montone, il trionfo della determinazione
Spettacoli

Palio di Siena: Montone, il trionfo della determinazione

by Marco Michelli
25 Agosto 2025
CC BY 4.0view terms File:Sports Court Harmony of the Seas 2025.jpg Created: 1 March 2025 Uploaded: 18 March 2025
Spettacoli

A New York il pickleball ha preso il treno

by Lola Fernandez
13 Agosto 2025
Sta arrivando il Red Valley Festival 2025!
Spettacoli

Sta arrivando il Red Valley Festival 2025!

by Redazione di TheSpot.news
6 Agosto 2025
Coez
Spettacoli

Coez aggiunge una nuova data a Milano per il tour nei palasport

by Monica Straniero
5 Agosto 2025
Ifigenia al sacrificio, tra mito e potere. Foto: Jorge Armestar
Teatro

A Ostia Antica la tragedia di Ifigenia parla al nostro tempo

by Lola Fernandez
23 Luglio 2025

Video

Categories

  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Comunicazione
  • Cultura
  • Eventi
  • Festa del Cinema di Roma
  • Festival di Cannes 2024
  • Fotografia
  • Giornate degli Autori
  • Giornate Degli Autori 2024
  • Giornate degli Autori 2025
  • L'Intervista
  • Libri
  • Musica
  • Netflix
  • New York
  • News
  • NordEst
  • Prime Video
  • Sanremo25
  • Sapori&Gusto
  • Serie Tv
  • Società
  • Spettacoli
  • Sport
  • Teatro
  • Televisione
  • Venezia 82
  • Venezia81
  • Video

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018
© restyling di Studio Campisi per TheSpot.news .

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cultura
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018
© restyling di Studio Campisi per TheSpot.news .

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.