Dopo lo straordinario successo teatrale di ‘Le Pere’ l’opera del drammaturgo francese Florian Zeller, prima a Parigi nel 2012 e poi a Londra e NEw York, Zeller esordisce ora alla regia con il film ‘The father – Nulla è come sembra”, nella sale italiane dal 20 maggio.
Non ti ricordi? Questa domanda innocua spesso riempitiva nel discorso quotidiano, diventa una croce che Anthony Hopkins, nel ruolo del protagonista, è sempre più incapace di sopportare. Un ottuagenario di Londra, Anthony ha iniziato un’inesorabile scivolata nella demenza. Il tempo ha perso significato per lui, anche se cerca di tenere il passo guardando costantemente l’orologio, se solo riuscisse a trovarlo. Rifiuta qualunque assistenza da parte di sua figlia Anne (Olivia Colman). Tuttavia, una forma di aiuto diventa essenziale a seguito della decisione di Anne di trasferirsi a Parigi con il suo partner. Mentre cerca di dare un senso alle sue mutate circostanze di vita, il padre di Anne comincia a dubitare delle persone a lui care, della sua mente e persino del tessuto della sua realtà.
Le caratteristiche di questa debilitante forma di atrofia mentale sono brillantemente immaginate nel film di Zeller: la paralizzante perdita di memoria e l’incapacità di distinguere il mattino dalla sera, le allucinazioni e la paranoia, il comportamento ripetitivo, il terrore. la graduale perdita di identità.
L’intricata sceneggiatura esplora il crescente disorientamento di Anthony attraverso una narrazione non lineare, un mix perfetto di incontri immaginati e reali e il ripetersi di eventi e conversazioni. Gran parte del film è visto attraverso gli occhi di Anthony, spingendo gli spettatori a capire cosa significhi perdere la capacità di relazionarsi alla vita normale. Il film si svolge principalmente in un appartamento, splendidamente progettato da Peter Francis. L’uso ripetuto di lunghe riprese (la cinepresa fluida è di Ben Smithard) e l’abile montaggio di Yorgos Lamprinos sottolineano la crescente distanza tra la realtà di Anthony e la sua comprensione di essa. La straziante interpretazione di Anthony Hopkins gli è giustamente valso un premio Oscar nella categoria Miglior attore protagonista.
Con The Father, il regista esordiente Zeller è andato oltre i cliché e il sentimentalismo per rivelare la vera natura della demenza. Il tutto accompagnato dai brani di Einaudi ‘Seven days walking’ ed un brano originale dal titolo ‘my journey’. Vincitore di 2 premi Oscar è sicuramente un film da non perdere.