Sono Solo Fantasmi è il nono lungometraggio diretto da Christian De Sica che ne è anche il protagonista insieme a Carlo Buccirosso e Gian Marco Tognazzi. “Ho sempre amato gli horror, fin da ragazzino. In un primo tempo volevo girare un remake dell’horror/cult con Vincent Price del 1973 “Oscar insanguinato” dove io e Massimo Boldi avremmo dovuto interpretare due attori falliti che
uccidevano giornalisti e critici – ha raccontato ha dichiarato l’attore e regista romano – ma era difficile ottenere i diritti per il rifacimento e così abbiamo optato per una nuova storia, nata da un’idea di Nicola Guaglianone.
Sono solo fantasmi, prodotto da Indiana arriva il sala giovedì 14 novembre in 400 copie per Medusa, riesce a trovare l’alchimia giusta tra i due toni diversi, coniugare la commedia con l’horror. La storia è quella di due fratellastri di origine napoletana, nati da uno stesso padre ma da madri diverse. Il primo è Thomas, lo stesso Christian De Sica, ex mago in bolletta, e Carlo (Carlo Buccirosso). I due si rincontrano dopo anni a Napoli per la morte del padre Vittorio, giocatore incallito e donnaiolo. Scoprono di avere un terzo fratello, Ugo (Gian Marco Tognazzi), apparentemente un po’ tonto ma in realtà un piccolo genio. L’eredità, agognata da Thomas e Carlo, sfuma a causa dei debiti del padre e i tre hanno una grande idea: sfruttare la superstizione e credulità napoletana, diventando degli ‘acchiappa fantasmi’.
Il pregio maggiore dle film è quello di prendere le distanze da una tendenza del cinema nostrano di rappresnetera la camorra assurta a stereotipo espressivo di Napoli. A mettere paura questa volta sono i fantasmi che aleggiano su una città comunque allegra e vivace. Una città in cui gli eventi di ogni giorno diventano piccole sceneggiate. Tutti hanno un’opinione da esprimere, una battuta da dire o un sospiro da fare.
“Per il suo primo esperimento nella comeedia horror, De Sica ha coinvolto collaboratori giovani come Andrea Bassi e Luigi Di Capua, e per la canzone finale è stato scelto un rap di Clementino.
“Sono solo fantasmi” è farcito di riferimenti al padre Vittorio De Sica e citazioni alla sua filmografia. “Anche mio padre era un grande giocatore e un vero donnaiolo: ogni tanto veniva fuori una sorella. Una volta rispondo al telefono e una voce spagnola mi dice: ‘Sono tua sorella Mari Mugnos’. Al funerale di papà vedo una signora che stava mettendo una madonnina vicino alla sua tomba. Mi giro e vedo c’ha la faccia mia, ‘sono Ines, la figlia della sarta’.
De Sica confessa che il suo sogno è girare La porta del cielo, in cui racconta la storia d’amore tra il padre e la madre: “Ci provo da anni e non riesco a farmelo produrre. Pago lo scotto di aver fatto tanti film leggeri”.