Nelle sale dal 29 agosto, distribuito da Academy Two , la divertente commedia L’amour flou: Come separarsi e restare amici, diretto, scritto e interpretato dalla coppia Romane Bohringer e Philippe Rebbot, rende la fine di una lunga storia d’amore la cosa più semplice del mondo. Ci racconta che la vita è un gioco e che anche la separazione può essere divertente e non necessariamente un’esperienza traumatica, filone narrativo così caro al cinema.
Accade che dopo 10 anni di vita in comune, due figli e un cane, Romane e Philippe non si amano più. Ma si vogliono bene lo stesso. Tanto. Troppo per separarsi veramente? Insomma il loro amore è “flou” cioè poco chiaro. Sotto lo sguardo perplesso della gente che gli sta intorno i due traslocano in due appartamenti separati, e comunicanti attraverso la camera dei bambini! È possibile separarsi rimanendo insieme? Riusciranno a rifarsi una vita senza disfare tutto?
Il senso di tristezza che ci assale quando ci rendiamo conto che l’amore tra i protagonisti è finito, cede quasi subito il passo alla consapevolezza gioiosa che per i due inizia una nuova fase della loro vita “insieme”. L’intero film è dunque attraversato da un velo di malinconia, mai reso esplicito, ma prevale l’approccio ottimista che ci ricorda che l’amore non è un fenomeno statico ma qualcosa che è destinato a cambiare e a cambiarci.
Romane e Philippe ammettono di aver provato comunque delle difficoltà nel raccontare la propria vita privata ma farne un film è servito a sdrammatizzare, a rendere tutto meno brutale.
Se il film vuole dare un messaggio eccolo qua: se siete in coppia, non credete che dobbiate per forza separarvi. Non credete alle regole imposte dalla società. Bisogna divertirsi con l’amore, è un luogo di piacere. Inventiamo. Non sappiamo bene dove andremo a finire. Piace ad entrambi stare insieme agli altri, vivere in comunità.
Ciò che rimane quando la passione si è esaurita non è insomma un triste mucchio di cenere ma una perla di valore forse anche maggiore.