È stata presentata in conferenza stampa la 34esima edizione della Settimana Internazionale della Critica, una seziona autonoma e parallela nella 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si terrà nella Serenissima dal 28 agosto al 7 settembre 2019. Due eventi speciali apriranno e chiuderanno la sezione, per la quale concorreranno sette opere prime. Tutti i film sono presentati in anteprima mondiale.
Tra le sette opere in concorso troviamo l’italiano Tony Driver di Ascanio Petrini, sorta di mockumentary basato sulla vera storia di un italiano che, dopo aver vissuto negli USA per 40 anni, viene deportato in Italia.L’epopea al contrario di un antitaliano che potrebbe essere una sceneggiatura dimenticata in un cassetto da Age e Scarpelli, un film mai fatto da Dino Risi o Ettore Scola. Una commedia all’italiana decostruita, amara e impossibile, un film assolutamente fuori norma, impossibile da classificare. Un film sull’assurda inutilità delle frontiere.
Tra i film scelti troviamo Rare Beasts, debutto alla regia dell’attrice inglese Billie Piper. Prodotto da Vaughan Sivell della Western Edge Pictures, il film vede la Piper nei panni di Mandy, giovane scrittrice e madre di una famiglia che vorrebbe fare carriera e sogna un grande amore. Ma non è facile districarsi fra pretendenti cialtroni, capi incompetenti e una famiglia disastrata. La perfetta anti rom-com, con uno schizzo acido di follia supplementare. Interpretato e diretto da Billie Piper (Penny Dreadful, Doctor Who e Diario di una squillo perbene), il film si avvale anche delle straordinarie performance di David Thewlis (Harry Potter), Leo Bill (Peterloo) e Lily James (Downton Abbey).
Il film di apertura, fuori concorso, sarà il film di animazione indiano Bombay Rose di Gitanjali Rao, descritto come una love story tra una giovane hindi e un mussulmano. Il film è realizzato interamente in animazione, senza alcun intervento in CGI. Un film fatto a mano. Un melodramma disegnato immagine per immagine e ispirato all’iconografia delle molteplici tradizioni indiane. Una storia d’amore fragile e piena di speranze, sullo sfondo degli stereotipi maschilisti di Bollywood. Bombay Rose è un’autentica rivelazione destinata a riscrivere le regole del cinema d’animazione contemporaneo.
Tra gli altri titoli si segnala l’arabo Scales di Shahad Ameen, fiaba feroce e incantata diretta da una giovanissima regista saudita, dotata di un talento spettacolare. Un film cesellato in un bianco e nero scultoreo. Un romanzo di formazione lirico e visivamente abbagliante. Sensuale come il canto delle sirene. Misterioso e urgente. Una autentica sorpresa.sulle sirene ambientata in un mitico passato, il libanese All This Victory, che si svolge duran la guerra tra Hezbollah e Israele, il lituano Parthenon, opera prima, e il cilento The Prince, melodramma carcerario a tema gay con il grande Alfredo Castro.
- Jeedar El Sot / All This Victory di Ahmad Ghossein (Libano, Francia, Qatar)
- Partenonas / Parthenon di Mantas Kvedaravičius (Lituania, Ucraina, Francia)
- El Principe / The Prince di Sebastian Muñoz (Cile, Argentina, Belgio)
- Psykosia / Psychosia di Marie Grahtø (Danimarca, Finlandia)
- Rare Beasts di Billie Piper (Regno Unito)
- Sayidat Al Bahr / Scales di Shahad Ameen (Emirati Arabi Uniti, Iraq, Arabia Saudita)
- Tony Driver di Ascanio Petrini (Italia, Messico)