DAFNE, secondo lungometraggio di Federico Bondi (Mar Nero, 2008), prodotto da Vivo film con Rai Cinema, sarà presentato in anteprima mondiale alla prossima Berlinale (7-17 febbraio 2019), nella sezione Panorama.
Il film racconta la storia di Dafne, interpretata da Carolina Raspanti, una trentenne portatrice di sindrome di Down, esuberante e trascinatrice, che sa organizzare da sola la sua vita ma vive ancora insieme ai genitori,Luigi (Antonio Piovanelli) e Maria (Stefania Casini). Quando Maria muore all’improvviso, gli equilibri familiari vanno in frantumi. Luigi sprofonda nella depressione, tormentato dall’ossessione di lasciare sola la figlia quando anche lui se ne andrà… Dafne, invece, grazie anche al lavoro e agli amici di una vita, affronta il lutto con l’incoscienza di una bambina e il coraggio di una giovane donna, e tenta invano di scuotere il padre. Finché un giorno accade qualcosa di inaspettato: insieme decidono di affrontare un trekking in montagna, diretti al paese natale di Maria. Lungo il cammino, scopriranno molte cose l’uno dell’altra e impareranno entrambi a superare i propri limiti.
Un giorno, qualche anno fa, vidi alla fermata dell’autobus un padre anziano e una figlia con la sindrome di Down che si tenevano per mano. Fermi, in piedi, tra il via vai di macchine e passanti mi apparvero come degli eroi, due sopravvissuti. Dafne nasce da questa immagine-emozione, la scintilla che mi ha spinto ad approfondire. Sono entrato con curiosità in un mondo che non conoscevo, finché ho avuto la fortuna di incontrare Carolina Raspanti, con cui è nata un’amicizia fondamentale non solo per il film ma anche per la mia vita. (Federico Bondi)
Scritto e diretto da Federico Bondi prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa soggetto Federico Bondi e Simona Baldanzi fotografia Piero Basso montaggio Stefano Cravero musiche originali Saverio Lanza costumi Massimo Cantini Parrini scenografia Cristina Del Zotto e Alessandra Mura suono presa diretta Mirko Guerra montaggio del suono e mixage Daniela Bassani, Marzia Cordò, Stefano Grosso e Giancarlo Rutigliano.
Una produzione Vivo film con Rai Cinema, con il contributo di MIBAC – Direzione Generale Cinema, realizzato nel Programma Sensi Contemporanei – Toscana per il Cinema, con il sostegno di Regione Lazio e Unicoop Firenze.
Con il patrocinio di AIPD – Associazione Italiana Persone Down e Comitato Siblings Onlus – Fratelli e sorelle di persone con disabilità.