Giovedì 20 dicembre, esce nelle sale cinematografiche italiane, “Il Ritorno di Mary Poppins”, sequel del film del 1964 girato da Rob Marshall, regista candidato all’Oscar grazie al musical ‘Chicago’ e autore di titoli come ‘Memorie di una geisha’, ‘Into The Woods’, ‘Pirati dei Caraibi”. Ispirato ancora una volta ai romanzi scritti da Pamela Lyndon Travers, nel remake troviamo la nuova generazione della famiglia Banks. Siamo nella Londra del 1930 e i piccoli Banks sono ormai cresciuti. Michael Banks (Ben Whishaw) è rimasto da poco vedovo e sta per perdere la casa di famiglia per un problema economico con la banca dove lavora come suo padre. Sua sorella Jane (Emily Mortimer) fa quel che può per sostenere il fratello. E’ tempo per Mary Poppins, interpretata da Emily Blunt, di calarsi dal cielo aggrappato al suo ombrello e aiutare la famiglia Banks.
Mary Poppins Returns, questo il titolo in inglese, mantiene la purezza del musical campione d’incassi, grazie alla splendida colonna sonora dei fratelli Richard e Robert Sherman, e al cast stellare che ne faceva parte. Nella versione aggiornata, al fianco di dell’anarchica, femminista e anticlassista “bambinaia, “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, c’è Jack, un lampionaio interpretato da Lin Manuel Miranda, apprendista dello spazzacamini Bert (Dick Van Dyke) . Il villain di turno ha invece le sembianze di un avido proprietario di banca, interpretato da Colin Firth, che farà di tutto per pignorare la casa di famiglia.
Come l’originale, Il Ritorno di Mary Poppins vanta un mix impressionante tra animazione e movimenti di scena, specie nei numeri musicali in cui gli attori interagiscono con i personaggi animati. Ma se vi aspettate di ascoltare una versione remixata o nuova di classici come “Supercalifragilistichespiralidoso”, “Un poco di zucchero e la pillola va giù” o “Chim Chim Cher-ee”, potreste rimanere delusi. Per il ritorno di Mary, Marc Shaiman e Scott Wittman hanno scritto nove nuove canzoni, alcune con titoli evocativi come “Can You Imagine That”, “Underneath the Lovely London Sky” e “The Place Where the Lost Things Go”.
L’effetto nostalgia è assicurato. E questo grazie anche ai camei di Dick Van Dyke, nei panni di Mr. Dawes Jr., e della leggenda Disney, Angela Lansbury nei panni di Balloon Lady. C’è persino Meryl Streep che interpreta Topsy, l’eccentrica cugina di Mary.
E’ difficile insomma credere che siano trascorsi più di 50 anni dalla realizzazione del racconto di formazione più amato di sempre. Con la sua voce da usignolo, Mary Poppins ha insegnato a milioni di bambini (e adulti) che, a volte, la vita va affrontata con leggerezza. Il sequel, seppure con una trama eccessivamente zuccherosa, rinnova l’invito alla fantasticheria e ai buoni sentimenti, ma quel che salta all’occhio storicamente parlando è la rappresentazione del mondo delle banche, di allora e purtroppo anche di oggi. È come se in mezzo secolo non sia cambiato nulla.