ll mito di Stan Laurel e Oliver Hardy ritorna sul grande schermo alla Festa del cinema di Roma grazie al film Stan & Ollie, diretto da Jon S. Baird. Chi era bambino negli anni ’70 e ’80 ricorda i film del più grande duo comico della storia del cinema. Tra il 1927 e il 1950 sono apparsi in oltre 107 film. Non esiste comico vivente che non sia stato influenzato dai due artisti, da Billy Crystal a Steve Martin fino a Peter Sellers.
Tuttavia Stan & Ollie prende le distanze dal classico film biografico. Al regista non interessa raccontare la lunga gavetta nella scalata al successo del duo e ha preferito invece concentrarsi su uno spaccato poco conosciuto della loro vita professionale. Siamo nel 1953 e l’epoca d’oro ad Hollywood sembra lontana. Laurel (Steve Coogan) e Hardy (John C. Reilly), invecchiati e non più all’apice del successo, decidono di rilanciare la loro carriera con un tour nei teatri della Gran Bretagna. I primi spettacoli però si svolgono in piccoli teatri semivuoti e i due cominciano a rendersi conto che forse loro comicità appartiene ad altri tempi. Nonostante questo, non demordono e riescono a ricreare quella magia che ha deliziato milioni di spettatori in tutto il mondo.
Stan & Ollie non è solo un’operazione nostalgia ma anche un omaggio dovuto a due giganti della comicità che in un momento difficile delle proprie vite, riusciranno a supportarsi l’un l’altro. La tournée sarà infatti l’occasione per i due di costruire una vera amicizia. Ad essere uniti nella vita reale quanto lo erano nella vita di finzione. Non solo. Ascoltare la loro tipica musichetta The Cuckoo Song aziona una macchina del tempo che ci trasporta all’istante alla nostra infanzia. E’ questa la vera forza del film.
Il film inserisce alcune delle gag più famose nella vita quotidiana del duo comico. Il loro tentativo di issare il baule sulle scale di una stazione ferroviaria ricostruisce la memorabile sequenza del piano sulle scale del cortometraggio vincitore del premio Oscar La scala musicale. Non mancano dettagli della vita privata. La passione per il gioco d’azzardo di Hardy, la tenacia di Laurel che continuerà a scrivere gag per il duo e i rapporti con le rispettive mogli che svolgono un ruolo fondamentale all’interno del film.
Tra i momenti più godibili del film quello in cui i due attori si cimentano nell’intramontabile balletto di Stan e Ollie “At the Ball, That’s All” davanti al fondale del saloon nel classico “I Fanciulli del West, allegri vagabondi”. Coogan e Reilly si sono identificati nei minimi dettagli per interpretare alla perfezione i loro personaggi, al punto da ricreare persino gli errori quando i veri Lauren e Hardy sbagliano nel film.
Nell’epoca di Google e Wikipedia quando tutto quello che si vuole sapere su persona è a disposizione, Stan & Ollie rinfresca il mito del duo comico e conquista chi delle nuove generazioni può non aver mai sentito parlare di loro.