E’ un vero e proprio boom di richieste quello registrato per la prima edizione del Sake Selection, ideato e organizzato dal Concours Mondial de Bruxelles – CMB per celebrare i migliori sake giapponesi. Perché Il sake non è una semplice bevanda. Serve una visione a 360 gradi per capire che è l’espressione della cultura e delle tradizioni giapponesi. Questa antica bevanda, la cui storia abbraccia migliaia di anni, ha infatti portato avanti con successo le sue tradizioni sacre, rimanendo tuttavia un drink quotidiano.
Non stupisce quindi che per il debutto della competizione, in programma dall’11 al 13 ottobre a Ise-Shima nella prefettura di Mie, abbia suscitato così tanto interesse da parte delle aziende e degli operatori coinvolti. Ad oggi, sono più di 550 le aziende che hanno aderito all’iniziativa.
Dal Concours Mondial de Bruxelles, organizzazione che vanta un’esperienza di 25 anni nel settore dei vini e degli alcolici, spiegano che la Sake Selection intende promuovere l’eccellenza giapponese nella produzione di sake e fa conoscere ai consumatori internazionali la diversità, il carattere e le varie usanze nel bere questa bevanda. In Europa. è la Francia il Paese dove il sakè è più popolare rispetto agli altri paese del vecchio continente. Non a caso il Salon du Saké (Parigi, 6-8 ottobre) è partner del concorso.
Per promuovere il sake, bisogna conoscerne ed apprezzare il delicato sapore e comprendere come si possa adattare con le cucine di tutto il mondo. “E’ questo il motivo per cui abbiamo deciso di premiare i produttori offrendo loro uno strumento promozionale efficace nei mercati globali capitalizzando il loro riconoscimento: il Masu (in platino, oro e argento), un simbolo di eccellenza”, ha – ha detto Thomas Costenoble, direttore della Sake Selection by Concours Mondial de Bruxelles. I vincitori saranno annunciati a novembre 2018.
Sette le categorie di sake in gara: Honjozo-shu (include Honjozo e Tokubetsu Honjozo); Ginjo-shu (include Ginjo e Daiginjo); Junmai-shu (include Junmai e Tokubetsu Junmai); Junmai Ginjo-shu; Junmai Daiginjo-shu;sake frizzante; Jukusei-shu (sake invecchiato).
A valutarle sarà una giuria composta da 30 assaggiatori professionisti provenienti da 12 nazioni, seguendo un protocollo ideato congiuntamente da Shinya Tasaki, presidente dell’Associazione dei Sommelier Giapponesi e miglior sommelier mondiale nel 1995, e dal primo Sake Samurai francese, Sylvain Huet, esperto internazionale del Sake Selection e presidente del Salon du Saké (6-8 ottobre, Parigi, New Cap Event Center – 1/13 Quai De Grenelle). Una fiera, quest’ultima, che quest’anno è partner del concorso targato CMB e che dunque ospiterà anche i produttori di sake della prefettura di Mie, offrendo una preziosa opportunità per conoscere da vicino i migliori esempi di questa iconica bevanda a tutti i sake lover che invece non potranno partecipare all’appuntamento in Giappone riservato alle aziende.
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