Dall’otto giugno il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita la mostra “L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965 – 2018 a cura di Raffaella Perna.
La raccolta, circa duecento fotografie, appartiene alla collezione Donata Pizzi ed è nata con l’obiettivo di far conoscere le fotografe italiane, che con il loro lavoro hanno raccontato l’evoluzione del paese dagli anni Sessanta a oggi. Un storia che va di pari passo con quella del femminismo.
Tra le prime stampe entrate nella Collezione, “Travestiti” di Lisetta Carmi, serie realizzata nel 1965. In Italia, le donne cominciano a entrare nel circuito dell’arte e del fotogiornalismo, ambiti rimasti a lungo appannaggio quasi esclusivo di presenze maschili, proprio dagli anni sessanta, grazie ai cambiamenti sociali e alle lotte femministe. Queste autrici hanno messo al centro del discorso estetico il corpo, il bisogno di esplorare questioni personali legate al vissuto quotidiano e familiare, il rapporto tra memoria privata e collettiva.
Negli anni novanta però c’è stata la svolta decisiva con l’arrivo di molte giovani artiste che sono riuscite ad acquistare posizioni di primo piano nella scena italiana e internazionale.
Il percorso espositivo spazia quindi dai lavori pionieristici di Paola Agosti, Letizia Battaglia, alla già citata Lisetta Carmi, nonché Elisabetta Catalano, Carla Cerati e Paola Mattioli, per arrivare fino alle sperimentazioni più recenti, con gli scatti di Marina Ballo Charmet, Silvia Camporesi, Monica Carocci e molte altre. Una eterogeneità di periodi storici, generi e stili artistici che ha come unico “fil rouge” lo sguardo femminile di chi ha scattato le opere.
Per questo l’iter espositivo è articolato in quatto sezioni: “Dentro le storie”, dedicata alla fotografia di reportage e di denuncia sociale, “Cosa ne pensi tu del femminismo?”, incentrata sul rapporto tra immagine fotografica e pensiero femminista, “Identità e relazione”, sull’identità appunto e la rappresentazione delle relazioni affettive, fino a giungere a “Vedere oltre”, che guarda all’esplorazione delle potenzialità di mezzo e linguaggio.
Nel percorso pure il documentario “Parlando con voi”, dall’omonimo libro di Giovanna Chiti e Lucia Covi, con interviste a molte delle fotografe in mostra.
Un modo per valorizzare i lavori delle fotografe italiane e far riflettere sulla cronaca delle disparità di genere ancora presenti nel nostro Paese.