Ormai da anni il ritornello della pioggia di fine maggio si associa in modo famigerato al concorso ippico più famoso d’Italia, quasi fosse un binomio in concorso sull’anello di Villa Borghese.
Ma da oggi si parla di altri binomi, visto che scatta l’edizione numero 86 di Piazza di Siena che promette scintille. E questo non solo per il parterre di campioni che sfileranno nei diversi trofei in palio.
Infatti, la prima magia della manifestazione è caratterizzata dal tappeto verde che, dopo undici anni torna nella capitale con l’erba che sostituisce la sabbia delle recenti edizioni. Il ritorno alla struttura originaria dell’ovale della piazza genera un colpo d’occhio fantastico (anche se non è esente da critiche, visto che la sabbia tiene di più) che non potrà che impreziosire la panoramica di scatti fotografici e selfie tanto in voga nei social.
Il programma tecnico è ricco e articolato a partire dalla starting list dei concorrenti che, come sottolineato da tanti colleghi esperti del settore, è da vero e proprio “festival dell’equitazione”: tre campioni olimpici, l’olandese Jeroen Dubbeldam, oro a Sidney 2000, il canadese Eric Lamaze (campione a Pechino 2008), e lo svizzero Steve Guerdat (oro a Londra 2012), oltre a due componenti della formidabile squadra francese, oro ai giochi di Rio 2016, e sette fra i primi dieci cavalieri dell’attuale ranking-list della Federazione internazionale.
Tra questi, il primo a iscriversi è stato Scott Brash, l’unico ad aver vinto il Rolex Grand Slam, ossia tre dei Gran Premi più difficili al mondo, (Aquisgrana, Ginevra e Calgary), al quale fanno compagnia fuoriclasse del calibro dell’olandese Smolders, attuale leader del ranking Fei, lo svedese Von Eckermann e i francesi Staut e Delestre.
Insomma, Coni e Federazione hanno lavorato per dar vita ad un evento di primo piano, anche attraverso il restauro dell’area, sulla base del Green Project, progetto di ‘bioarchitettura’ che ha compreso anche la ristrutturazione conservativa delle gradinate che circondano l’ovale.
Le gare clou dello CSIO saranno la Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo di venerdì 25 maggio, il Trofeo Loro Piana (1.50/1.55) di sabato e il Rolex Gran Premio Roma (1.60) la domenica. Sempre sabato è in calendario il Loro Piana Six Bars, spettacolare categoria sei barriere, in un evento che conferma la sua programmazione su quattro giornate di gara (da giovedì 24 a domenica 27 maggio) con 11 competizioni internazionali CSIO alle quali se ne aggiunge una riservata a cavalli giovani (CSI/YH) e che, con 16 nazioni presenti, 75 amazzoni e cavalieri, e 178 cavalli iscritti segna un record di partecipazione.
La Coppa delle Nazioni è la gara a squadre, in programma venerdì, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dove le Frecce Tricolori sorvoleranno per la prima volta nella storia del concorso ippico, l’area di Villa Borghese.
Nella scorsa edizione, dopo 32 anni di attesa, finalmente l’Italia ha rotto il tabù, conquistandola in pompa magna. Gli azzurri, tuttavia, non partono con i favori del pronostico per bissare il titolo, anche perché proprio ad inizio settimana hanno dovuto rinunciare a due dei cavalieri di punta. Infatti, sia Alberto Zorzi che Lorenzo De Luca hanno dovuto dichiarate forfait a causa delle non perfette condizioni dei loro cavalli obbligando il ct Duccio Bartalucci a selezionare nel quintetto l’idolo ‘di casa’ Luca Marziani e il binomio formato da Paolo Paini – Ottava Meraviglia, insieme ai confermati Bruno Chimirri, la bi-campionessa italiana Giulia Martinengo Marquet ed Emanuele Gaudiano.
Favoriti d’obbligo per il titolo sono certamente gli statunitensi, che a settembre ospiteranno i Mondiali in casa e possono annoverare un team di fuoriclasse: oltre a Kent Farrington, schierano Laura Kraut, Lauren Hough e quella Beezie Madden, fresca vincitrice della Coppa del Mondo 2018, la seconda per lei, nonché quel McLain Ward che molti ricordano vincitore del GP Roma del 2016. A giocarsela insieme a loro certamente la Francia olimpica e l’Olanda campione mondiale in carica e poi le altre Germania, Nuova Zelanda, Canada, Svezia, Svizzera.
Sabato poi sarà il momento del Gran Premio Roma che vedrà gareggiare tutti gli atleti più forti di ogni nazione a livello individuale per aggiudicarsi onore e il cospicuo assegno per il vincitore.
Il montepremi complessivo di 835 mila euro è lievitato notevolmente nei confronti delle passate edizioni (più 235 mila rispetto al 2017). Si tratta di una delle dotazioni più alte del circuito internazionale del salto ostacoli oltre che la più alta di sempre per Piazza di Siena. Nella distribuzione del montepremi, 250 mila euro sono in palio per la Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo e 350 mila per il Rolex Gran Premio Roma.
Infine, segnaliamo che domenica la festa – il cui ingresso è gratuito per il pubblico, che potrà godere liberamente della vista della manifestazione -. si chiuderà, come sempre con i Caroselli che, nel rispetto della tradizione, arricchiscono il programma del concorso romano. Protagonisti in campo saranno i ragazzi di Villa Buon Respiro, i Lancieri di Montebello e il 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo che, ancora una volta, porrà il suo sigillo sull’edizione, momento tanto atteso soprattutto dai bambini che celebra la bellezza della festa e la passione per i cavalli. Perché a Piazza di Siena il protagonista assoluto è e resta il cavallo.
Il programma completo a questo indirizzo