Un tram Stanga del 1947, restaurato per offrire agli ospiti una cena a lume di candela, e musica live mentre si viene scorrazzati per le vie del centro tra le meraviglie di Roma: sono questi gli elementi che rendono vivo TramJazz, punta di diamante di “Estate romana”, una rassegna inaugurata nel 1977 e che oggi fa da contraltare alle condizione pietose della Capitale
Un veicolo d’epoca che si trasforma in una sala concerto viaggiante rompe i confini del turismo consueto e offre l’occasione di sentirsi come in un film di Woody Allen. L’Estate romana incanta. La manifestazione inventata quarant’anni fa da Renato Nicolini, giovanissimo assessore alla cultura della giunta di Giulio Carlo Argan e Luigi Petroselli, portò le iniziative culturali fuori dalle sedi tradizionali, nelle strade, nei siti archeologici, nei parchi. Un’operazione di rilancio della città eterna segnata dalle cicatrici lasciate dagli anni di piombo. Eravamo nel 1977. Oggi l’Estate Romana fa invece da contraltare alle condizioni pietose in cui versa la Capitale, tra il caos dei rifiuti e lo sfacelo del trasporto pubblico romano messo in ginocchio da un’azienda che negli ultimi anni è riuscita ad accumulare debiti per oltre un miliardo di euro.
In cartellone una serie di eventi e spettacoli pronti a accentuare la capacità di Roma di essere attraente fermandone i mille segnali di declino. Il simbolo per eccellenza di questa tendenza è Tramjazz, un’iniziativa culturale nata da un’idea dell’imprenditrice romana Nunzia Fiorini. Un tram Stanga 1947 della Collezione Storica di Atac, l’azienda romana dei trasporti, è stato restaurato con tutti i confort per offrire ai propri ospiti una cena a lume di candela con musica live mentre si viene scorrazzati per le vie del centro, tra le meraviglie della città. Tappe di un percorso dove tutto converge e alimenta il desiderio di fare del turismo una leva per celebrare l’antico, la bellezza, la gastronomia e il ricco patrimonio musicale italiano ed internazionale. Da dieci anni Tramjazz si rivolge a viaggiatori colti desiderosi di conoscere i luoghi e di raccontarli. Tra loro tanti turisti americani ma anche italiani che hanno deciso di prendersi una boccata d’ossigeno dal consumo turistico di massa.
di Monica Straniero
fonte: http://www.lavocedinewyork.com/arts/2017/08/17/tramjazz-cibo-e-musica-per-scoprire-una-roma-capace-ancora-di-incantare/