Il Tembaine Desert Rally 2025 è ufficialmente iniziato oggi con la prima prova speciale, e la Tunisia ci ha accolti con una sorpresa: freddo pungente e vento teso, condizioni che hanno reso la tappa inaugurale ancora più dura e selettiva.
La giornata si è svolta nel sud-est tunisino, su un percorso ad anello disegnato tra le celebri pietraie di Tatouine ‘il più classico dei boucle rally’: un terreno impervio, tecnico, sassoso, che non ha dato respiro ai partecipanti sin dai primi chilometri.
Per molti rider è stato il primo vero approccio alla navigazione “alla cieca”, e questo, unito alle difficoltà del fondo, ha subito messo in evidenza le differenze di interpretazione della traccia. L’aria fredda e la ruvidità del terreno hanno contribuito a rendere questa prima giornata impegnativa, formativa e autentica, nel puro spirito Tembaine.
Per Daniele Braidot (#87) è stata una vera “prima volta” nel mondo della navigazione: «All’inizio ho sbagliato ai primi bivi veri. È tutto nuovo per me, ma proprio per questo domani mi impegnerò ancora di più. Sarà tosta!» Anche Andrea Rimatori (#34) ha vissuto qualche deviazione non prevista: «Mi sono perso un paio di volte… ma è stato bello anche questo! Il deserto ti mette alla prova e ti regala sensazioni uniche. Se questo è l’inizio, la gara sarà davvero impegnativa.»

Il campione olimpico Sidney 2000 Miguel Martinez (#17) ha viaggiato veloce per gran parte della tappa, salvo poi incappare in un fraintendimento nell’interpretazione della traccia: «Ho girato a vuoto una quindicina di minuti cercando il traguardo… ma domani si fa meglio, ne sono certo.»
Molto soddisfatto Samuele Bernardini(#23), autore di una prova solida: «Mi è sembrata una buona tappa. Se non ho saltato un waypoint… dovrei essere abbastanza in alto in classifica.» Infatti per la Categoria Rally, riservata alle e-bike senza limitazioni di velocità, con batterie fino a 1600 Wh e possibilità di cambio batteria o extender, a imporsi è stato proprio Samuele Bernardini, davanti a Francesco Rento e a Daniele Braidot, autore di una prova solida che gli vale il terzo gradino del podio.
Giornata movimentata invece per Marco Melandri(#33): «Mi è successo un po’ di tutto: qualche noia meccanica, ho perso anche la webcam e ho sbagliato a navigare. Per fortuna ho ripreso un gruppo e ho recuperato. Alla fine… mi sono divertito un sacco!»
Stefano Casiraghi (#43) ha scelto invece un approccio più ragionato: «Ho preferito prendermela con calma, osservare, capire. Più che navigare, oggi ho seguito le tracce degli altri per studiare meglio la dinamica del rally.»
Per Fabio Puddu (#49), al debutto assoluto con la bici elettrica, la giornata è stata sorprendente: «Mi sono divertito tantissimo. Il motore? È come avere un amico che ti dà una spinta quando sei davvero cotto.»
Tra le donne, Emma Castellani (#38), alla sua prima gara in bici in assoluto, è apparsa entusiasta: «È tutto nuovo per me, ma mi sta piacendo moltissimo. Niente problemi di navigazione perché abbiamo viaggiato dentro un bel gruppo compatto.»
Dal canto suo, Danilo Gioia (#132) presente con un doppio ruolo, in pista come rider, ha apprezzato l’impatto della giornata, pur sperando in tappe leggermente più scorrevoli nelle prossime ore, e dietro le quindi come responsabile della produzione video per il Tembaine Desert Rally.
Alessandro Gambino (#8), fedele alla sua tradizione autoironica, ha esordito con un errore di navigazione: «Come lo scorso anno! Ma fa parte del gioco. Vedremo di recuperare tappa dopo tappa.»
Tappa “sprint” anche per Roberto Fabbri (#42), che ha commesso una svista costata tempo prezioso: «Per non tornare indietro mi sono arrampicato addirittura su un costone per recuperare la traccia. Avventura pura!»
Tra i sorrisi più sinceri di giornata c’è quello di Gioele Meoni (#112), che porta con sé un’eredità fatta di sabbia, motori e coraggio, figlio del leggendario Fabrizio Meoni, due volte vincitore della Parigi Dakar, e ora la trasforma in una nuova sfida nel deserto reduce da un periodo con pochi chilometri in bici: «In questo momento sono da considerare nel gruppo degli scarsi! Ma la voglia e la grinta non mi manca: da domani darò tutto quello che ho.»
Andrea Garibbo (#16) ha impostato una tappa intelligente, mantenendo Gambino come riferimento da lontano: «Quando lui ha sbagliato, ho accelerato per recuperare. Sul finale ho dato tutto.»
Chiude con entusiasmo Jader Giraldi(#100), autore di un esordio pulito: «Credo di non aver sbagliato nulla in navigazione e ho gestito bene anche i tratti più tecnici. Un bel debutto, davvero.»
Nella Categoria Desert, dedicata alle e-bike con limite di velocità a 25 km/h e batterie fino a 1050 Wh, il podio di giornata ha visto il trionfo di Andrea Garibbo, seguito da Massimo De Bertolis e da Gioele Meoni, che conquista un prezioso terzo posto.
Questa prima tappa ha già mostrato lo spirito del Tembaine Desert Rally: imprevedibilità, navigazione, tecnica, fatica e voglia di mettersi in gioco.
Domani i riders affronteranno un nuovo scenario e nuove sfide: la sabbia potrebbe entrare finalmente in scena… e cambiare le carte in tavola.












