Se anche il titolo “Chainsaw Man – Il film: La storia di Reze” può apparirvi lungo e complicato persino da pronunciare, dovete sapere che non si tratta di un semplice anime portato sul grande schermo.
Faccio un piccolo riassunto utile per capire meglio il contesto. Il film è tratto dal famoso manga di Tatsuki Fujimoto. Come potete trovare scritto facilmente su Wikipedia, il racconto è ambientato in un mondo alternativo, dove Denji, orfano senzatetto, incontra il cane Pochita, il Diavolo Motosega, ferito a cui dona il suo sangue, stringendo una amicizia.
Insieme si guadagnano da vivere cacciando Diavoli (ossia esseri che nascono dalle paure e possono coesistere nei corpi degli umani) per la yakuza cercando di ripagare il debito ereditato da Denji dai suoi genitori, finché l’organizzazione non lo tradisce facendolo uccidere. Pur di farlo sopravvivere, Pochita prende il posto del suo cuore, stringendo con lui un vero e proprio patto e trasformandolo così in Chainsaw Man (che significa appunto “uomo motosega”).
In questo universo folle e fuorviante è ambientato il film, che rappresenta una sorta di continuum con la prima stagione del manga più famosi del recente passato: non a caso l’uscita in Giappone nel solo primo giorno ha fatto vendere più di 270mila biglietti, con incassi che hanno superato i 400 milioni di yen. E se è vero che il Giappone rappresenta un caso unico, è anche vero che ha ricevuto sin da subito un’ottima accoglienza in ambito internazionale, dove la creatura di Fujimoto ha ottenuto vastissima eco.
Romanticismo, solitudine, identità, tradimento: sono questi gli ingredienti che, come ha ben scritto Serena Comito nel suo articolo su alphabetcity.it (qui il link), rendono intrigante un manga fatto anche di spietatezza, pochi giri di parole, violenza e cinismo a volte oltre il limite.
La trama ci proietta in una brutale guerra tra diavoli, cacciatori e nemici nascosti, laddove una misteriosa ragazza di nome Reze – in apparenza una tenera studentessa che lavora in una caffetteria, in pratica una spietata assassina, ibrido esattamente come Denji – irrompe nel mondo di Denji, che finisce per ritrovarsi ad affrontare la sua battaglia più mortale, spinto dall’amore in un universo in cui la sopravvivenza non conosce regole.
Detto questo, Eagle Pictures porterà dal 23 ottobre al cinema in Italia Chainsaw Man – Il Film: La Storia di Reze, per conto di Crunchyroll e Sony Pictures: il lungometraggio anime dello studio MAPPA è naturalmente anche base per la serie animata, i cui dodici episodi sono disponibili in streaming proprio su Crunchyroll.
Il film è diretto da Tatsuya Yoshihara che ha già lavorato sulle serie di Black Clover e sullo stesso Chainsaw Man, mentre lo sceneggiatore Hiroshi Seko è stato attivo su alcuni baluardi anime dell’ultimo periodo, come Gachiakuta, Jujutsu Kaisen, Dan Da Dan e L’attacco dei Titani.
Vale la pena menzionare anche la dirompente musica di Kensuke Ushio e una nuova sigla firmata dal fenomeno giapponese Kenshi Yonezu (“Iris Out”), con la chicca di una ending speciale cantata insieme a Hikaru Utada.
Copyright immagini: 2025 MAPPA/CHAINSAW MAN PROJECT ©Tatsuki Fujimoto/SHUEISHA

















