L’Italia di Dolce&Gabbana è fatta di abiti, certo. Ma anche di visioni, di ricordi d’infanzia, di sapori forti e luci taglienti. È una questione di pelle, di cuore, ma anche – e soprattutto – di mani. Quelle degli artigiani che cuciono, scolpiscono, intrecciano, ricamano. Ed è proprio su questo che ruota la mostra Dal Cuore alle Mani, ospitata al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 13 agosto 2025 Un viaggio in technicolor tra maioliche di Capri, lampadari di Murano, corsetti ricamati, stampe leopardate e oro ovunque. Ogni sala è un mondo a parte. Ogni abito, un racconto da decifrare. Ogni dettaglio, un culto.
Il cuore della mostra sono le mani. Quelle vere. Degli artigiani, dei ricamatori, dei vetrai, dei pittori, dei falegnami. Dolce e Gabbana li trattano come registi invisibili: gente che conosce i materiali, i tempi lenti, l’importanza di una cucitura. Poi c’è il cinema. Anzi, Il Gattopardo. Una stanza intera è dedicata a lui. Il film di Visconti, girato in Sicilia, ossessione visiva dei due stilisti. Sulle pareti: Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon. In mezzo, un abito tempestato di gattopardi dorati che cita (senza dire) la scena del ballo. Angelica è tornata. E se la moda ha una musa, qui è lei.
Tra le collaborazioni più intime della mostra c’è quella con Anh Duong, artista e musa che per anni si è fotografata con indosso i capi della maison. I suoi scatti sono silenziosi, teatrali, malinconici. Passeggia a Taormina, si ferma a Portofino, si perde tra i vicoli di Venezia. Tutto con addosso abiti che sembrano armature emotive. È arte? È moda? Non importa. Funziona.
La Sicilia è ovunque. Nei carretti istoriati, nei copricapi piumati, nei pizzi che sembrano morsi dal tempo. Ma anche la Sardegna, con i suoi intrecci ancestrali. La Puglia, con i trulli che diventano silhouette. Venezia, con i vetri di Murano che esplodono in ricami. Ogni regione diventa abito. Ogni tradizione, una scultura da indossare. Il corpo? Un paesaggio da scolpire. Il lusso? Avere la libertà di raccontare da dove vieni, e farlo brillare.