Se negli ultimi anni avete seguito anche solo da lontano la scena musicale italiana, vi sarete accorti che Max Gazzè, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri hanno fatto qualcosa che va oltre il semplice “tornare a suonare insieme”. Un passo alla volta, il documentario diretto da Francesco Cordio e presentato al Bif&st racconta proprio questo: tre musicisti che decidono di mettersi in gioco di nuovo, nonostante tutto. E lo fanno con un’energia che non ha nulla di nostalgico.
Non è una storia di rockstar, e nemmeno l’ennesimo “dietro le quinte” da fanservice. Questo film parla di amicizia vera, di carriere vissute in parallelo, intrecciate e poi separate, e di un ritorno che non ha bisogno di effetti speciali. Si parte da un localino minuscolo a Roma – il “Locale”, appunto, oggi sparito dalle mappe – e si arriva dritti al Circo Massimo, davanti a più di 50.000 persone, nel luglio del 2024. Un salto enorme, ma raccontato con una calma che spiazza.
Cordio segue i tre senza fretta, mostrando come si sono evoluti non solo come artisti, ma come esseri umani. Gazzè, Fabi e Silvestri trovano, forse per la prima volta, un equilibrio raro nel panorama musicale italiano: rimanere sé stessi senza diventare una caricatura di ciò che erano. Il documentario è pieno di quei momenti in cui capisci che la musica non è solo mestiere, ma resistenza. Le pressioni ci sono: l’industria che cambia, il pubblico che ti vuole sempre uguale, le aspettative impossibili da soddisfare. Eppure loro reggono il colpo. Non alzano la voce, non fanno proclami. Rispondono con dischi, parole, canzoni. E con una cosa che oggi sembra rivoluzionaria: la vulnerabilità.
Il cuore del film, però, è la loro amicizia. Non è una bromance da copione. È una cosa vissuta, cementata dai tour, dalle litigate, dalle scelte fatte e non fatte. Non si scambiano grandi dichiarazioni, non servono. Stanno insieme perché si fidano. E questa fiducia li porta a condividere di nuovo il palco, le canzoni, la strada. Un passo alla volta non è solo per i fan. È per chi ancora crede che la musica possa cambiare le cose. Il finale – il concerto al Circo Massimo – non è la fine di nulla. È solo un nuovo punto di partenza. Perché per Gazzè, Fabi e Silvestri non c’è un traguardo da tagliare. C’è solo la voglia di continuare a camminare. Un passo alla volta, appunto. E di farlo insieme.