Di solito, la letteratura gioca con il passato per capire il presente, ma New Belle Époque di Enzo Papetti ribalta la prospettiva: osserva il nostro tempo attraverso lo specchio della Belle Époque, cercando nel passato le tracce di un futuro possibile. Il romanzo, disponibile dal 27 marzo, si propone come un crossnovel, un esperimento narrativo che intreccia carta e digitale, lettura e interazione.
Il progetto prende le mosse da un’idea semplice ma potente: i primi venticinque anni del XXI secolo hanno molto in comune con la Belle Époque, l’epoca a cavallo tra Ottocento e Novecento segnata da innovazioni, rivoluzioni artistiche e tensioni geopolitiche. Papetti esplora questa analogia con una narrazione che fonde romanzo, musica, illustrazione e cinema. Attraverso QR code, un chatbot e una colonna sonora jazz rielaborata, il libro invita il lettore a un’esperienza immersiva in cui la parola scritta si espande oltre la pagina.

La struttura ciclica del romanzo accompagna il lettore in un viaggio labirintico: ogni capitolo si apre con la prima pagina di un giornale che riporta una notizia rilevante degli ultimi decenni, segue una traccia musicale a mo’ di colonna sonora, un’illustrazione evocativa e una scena di un film in lavorazione. Infine, una chat aperta lascia al lettore la possibilità di proseguire la narrazione. Il risultato è un racconto frammentato ma coerente, in cui si intrecciano le vicende di personaggi diversissimi tra loro: un assicuratore senza scrupoli, un politico ambizioso, un giovane videomaker che trasforma una storia d’amore in una riflessione sul destino del cinema. A guidarli (e a guidarci) sono due figure enigmatiche: un’ombra e un piccione.
Papetti scrive con ironia e leggerezza, ma il suo sguardo è affilato: New Belle Époque non è solo un gioco intellettuale, ma un’indagine sulle nostre ansie contemporanee e sulle possibili vie d’uscita. Tra riflessione e provocazione, il romanzo apre nuovi spazi per immaginare il futuro della narrativa e della lettura.