Un lampo di neon, una vibrazione elettrica, il frastuono di un’idea che cerca di prendere forma e sfuggire al buio dell’incertezza. Così si manifesta Sconfort Zone, la nuova serie di Maccio Capatonda in arrivo su Prime Video il 20 marzo. Sei episodi che ondeggiano tra l’ironia feroce e il disagio esistenziale, scritti dallo stesso Marcello Macchia (che dirige insieme ad Alessio Dogana) con il supporto di Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati e Valerio Desirò. Un viaggio che parte dal cuore di una crisi creativa per esplorare, con la consueta verve dissacrante, i confini della comfort zone e le derive del surreale.
Prodotta da Banijay Italia in collaborazione con Prime Video, Sconfort Zone racconta la parabola di un Maccio Capatonda in bilico tra il genio e l’immobilità. Da mesi incapace di scrivere la sua prossima serie, si trascina in un limbo soffocante, un’ombra di sé stesso. Poi, come una scarica elettrica, entra in scena il Professor Braggadocio: luminare della psicologia, ciarlatano o visionario? Non importa. Con metodi discutibili e prove al limite dell’assurdo, lo costringerà a fare a pezzi la sua comfort zone e a ridisegnare la sua esistenza, una scena alla volta.
“La crisi creativa è un buco nero, un vortice che ti inghiotte e ti lascia in apnea”, confessa Macchia. “Paradossalmente, ho vissuto lo stesso incubo mentre scrivevo questa serie. Ma ogni incubo ha un senso. Ho sentito il bisogno di esplorare nuovi territori narrativi, di scavare più a fondo, di rischiare. Volevo spogliarmi della corazza della parodia e affrontare il racconto con una struttura più solida, più reale, ma sempre venata di ironia”.
Sarà una rivoluzione nel percorso di Maccio? Un punto di rottura? Lui, enigmatico come sempre, svicola: “Non credo nei punti di rottura. Credo nelle evoluzioni. Magari il prossimo passo sarà un horror, ma sempre con un tocco di comicità. Non mi vedo come un autore che cambia rotta drasticamente, piuttosto come uno che spinge il proprio universo narrativo sempre un po’ più in là”. E sul futuro della serie? “Ho voluto lasciare una porta socchiusa. Potrebbe esserci una seconda stagione, o forse no. Magari il loop si chiude. O forse si allarga”.
A popolare questo universo di luci e ombre c’è un cast che mescola talenti della comicità e attori dal respiro cinematografico: Francesca Inaudi, Giorgio Montanini, Valerio Desirò, Camilla Filippi, Luca Confortini, Edoardo Ferrario, Gianluca Fru, Valerio Lundini. E non mancano le apparizioni speciali di Andrea Delogu, Enzo Salvi, Dario Cassini, Samanta Togni, Maria Teresa Di Clemente e Ilaria Galassi.
Il co-regista Alessio Dogana racconta il dietro le quinte come un’esperienza intensa: “Sul set eravamo in comfort zone, ma la vera sfida è stata come arrivarci e cosa succede dopo”. Francesca Inaudi aggiunge: “Nel mondo di Maccio devi lasciarti andare, senza rete”. Sconfort Zone, come un viaggio notturno tra le luci di una città insonne, gioca con il confine tra il ridicolo e il profondo, tra il caos e la rinascita. Maccio Capatonda si mette a nudo, e noi siamo pronti a ridere, riflettere e perderci con lui.