Accabadora di Michela Murgia nonché ” vincitore dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello, andrà in scena al Teatro Argentina dal 12 al 13 giugno con la regia di Veronica Cruciani e interpretato da Anna Della Rosa
Michela Murgia racconta una storia ambientata in un paesino immaginario della Sardegna, dove Maria, all’età di sei anni, viene data afill’e anima a Bonaria Urrai, una sarta che vive sola e che all’occasione fa l’accabadora. La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo acabar che significa finire, uccidere; Bonaria Urrai aiuta le persone in fin di vita a morire. Maria cresce nell’ammirazione di questa nuova madre, più colta e più attenta della precedente, fino al giorno in cui scopre la sua vera natura. È allora che fugge nel continente per cambiare vita e dimenticare il passato, ma pochi anni dopo torna sul letto di morte della Tzia. È a questo punto della storia che comincia il testo teatrale. Maria è ormai una donna, o vorrebbe esserlo. Ma la permanenza sul letto di morte della Tzia mette in dubbio tutte le sue certezze.
Il testo teatrale è stato scritto da Carlotta Corradi su richiesta della regista, la quale ha immediatamente pensato di adattarlo in forma di monologo. La drammaturgia di Carlotta Corradi parte proprio dal ritorno di Maria sul letto di morte di Tzia Bonaria. C’è un tempo di separazione tra le due donne che pesa in questo incontro. La verità, la rabbia che la ragazza ancora prova per il tradimento subito dalla Tzia viene a galla prepotentemente, nonostante gli sforzi che Maria compie per galleggiare tra i migliori ricordi dell’infanzia accanto alla lunga gonna nera della Tzia.La distanza temporale tra le due donne gravita come un peso in questo incontro.
Nonostante Maria cerchi con tutte le sue forze di aggrapparsi ai ricordi più felici dell’infanzia, accompagnata dalla maestosa presenza di Tzia e dalla sua lunga gonna nera, la verità e la rabbia per il tradimento subito emergono violentemente. Maria si sforza di navigare tra i migliori ricordi del passato, ma è inevitabile che affiorino sentimenti di amarezza e ingiustizia di fronte alla persona che l’ha ferita così profondamente.
Il romanzo è già andato in scena al Teatro India nel 2018, sempre con la regia di Cruciani su riadattamento di Corradi. Accabadora è il primo romanzo che Michela Murgia ha deciso di accompagnare nel suo percorso verso il teatro. In quell’occasione la scrittrice aveva definito la riscrittura di Corradi un “ampliamento”, poiché offre una nuova prospettiva, rivelando una parte di Maria, che non aveva visto in passato.
La scrittrice è morta il 10 agosto 2023, San Lorenzo, nella notte delle stelle. E’ stata scrittrice, blogger, drammaturga, opinionista e critica letteraria italiana, Accabadora resterà uno dei suoi libri più belli.
Le sue posizioni politiche e sociali, tanto personali quanto limpide, hanno conquistato un grande pubblico, perché la vita è molto più complessa di come la si voglia incasellare. Anche per questo, Michela Murgia resta e resterà una femminista e una donna che ha saputo dimostrare, e soprattutto in questa ultima parte della sua vita, che le famiglie possono essere anche non di sangue. Le famiglie sono fatte di legami importanti, dello scegliersi, del volersi bene tra simili e tra vicini.