Al teatro Argentina va in scena dal 22 al 28 marzo, una rivisitazione della pièce teatrale “Origine del mondo, ritratto di un interno”, vincitrice di tre premi UBU nel 2012. Questa nuova versione, scritta e diretta da Lucia Calamaro, si propone di esplorare e interpretare la complessa realtà della condizione umana nel contesto dei tempi moderni.
La trama della pièce si snoda attraverso una serie di vicende che coinvolgono il personaggio centrale, Daria, Concita De Gregorio, e le persone che la circondano. Daria emerge come un individuo immerso in un’epoca segnata da crisi esistenziali, da tensioni sociali e da un profondo senso di nevrosi diffusa. La sua storia personale diventa lo specchio di una generazione che cerca di navigare le acque turbolente di un mondo in continuo cambiamento.
Uno degli aspetti più interessanti della narrazione è la rappresentazione dei rapporti interpersonali, che si sviluppano e si complicano nel corso dello spettacolo. In particolare, il legame tra Daria e sua figlia, Alice, Alice Redini , emerge come un elemento cruciale nella vita del personaggio principale. Alice diventa un punto di riferimento stabile nella vita di Daria, un “Atlante domestico” che la sostiene e la guida attraverso le tempeste emotive e psicologiche.
L’arrivo di altre figure significative, come l’analista e la madre di Daria, Lucia, Lucia Mascino, forniscono uno sguardo più approfondito nella psiche di Daria, ma anche una prospettiva su come affrontare e superare i traumi e le difficoltà interiori.
Lo spettacolo vuole portare all’attenzione del pubblico temi come l’isolamento, la ricerca di significato, il senso di inadeguatezza in una società dove domina il timore del giudizio altrui e di sbagliare.