Diretto da Andrew Haigh, Estranei ha come protagonisti gli attori irlandesi Andrew Scott e Paul Mescal, già visti in Fleabag e Normal People, .
Nelle sale dal 29 febbraio, Estranei segue il personaggio di Scott, Adam, uno sceneggiatore solitario di 40 e più anni. primi cinque minuti bastano per capire che non sta attraversando un buon momento. Guarda la TV di giorno, mangia biscotti, ispeziona il frigorifero (avanzi di cibo da asporto cagliato), mette ‘The Power of Love’ dei Frankie Goes to Hollywood sul giradischi, che diventa una sorta di leitmotiv.
Tutto questo mentre viene risucchiato nella nebbia della sua casa d’infanzia, nel passato, al sicuro a casa con i suoi genitori che appaiono come erano il giorno prima di un improvviso e tragico incidente automobilistico che li ha uccisi entrambi. Mentre Adam cerca di comprendere la situazione, si avvicina sempre di più a Harry, interpretato da Paul Mescal, un misterioso giovane che vive nello stesso complesso di appartamenti semivuoto a Londra.
I talenti di Scott e Mescal messi insieme sono una forza da non sottovalutare. Scott infonde al suo personaggio una tale vulnerabilità che vorresti allungare la mano attraverso lo schermo e confortarlo. Mescal, che è stato nominato sia per un BAFTA che per un premio Oscar per il suo ruolo di padre tormentato in “Aftersun” lnel 2023, offre un’interpretazione straziante che è sia malinconica che seducente. .Claire Foy e Jamie Bell meritano i loro elogi, specialmente quando si sono trovati di fronte alla sfida di interpretare dei genitori premurosi di un uomo dieci anni più grande di loro.
Andrew Haigh realizza film complessi, intimi, con storie che ruotano intorno ad uno solo personaggio (Weekend, 45 Anni, Lean on Pete), ed Estranei non fa eccezione. lI film è un’interpretazione libera del romanzo del 1987 di Taichi Yamada, “Strangers”, poiché lo sceneggiatore e regista Andrew Haigh si discosta dal romanzo originale e racconta una storia molto più personale.
L’uso di lunghe dissolvenze evoca il personaggio di Scott che fluttua da una scena all’altra come un fantasma. La colonna sonora ha contribuito ad avvolgere il film in una atmosfera inquietante con “Always on My Mind” dei Pet Shop Boys, cantata dolcemente da Foy a Scott mentre decoravano l’albero di Natale per l’ultima volta.
Haigh affronta il modo in cui i paesaggi sociali sono cambiati, fortunatamente, per le persone queer nel corso degli ultimi decenni. La differenza generazionale tra Adam e Harry all’inizio sembra trascurabile, ma mentre i personaggi discutono delle loro relazioni familiari, della sensazione di isolamento provata crescendo “diversi” e del dolore causato da quei sentimenti, si instaura tra i due una profonda connessione emotiva in un mondo incredibilmente solitario e sterile.
Estranei si rivela un film profondamente intimo e ci invita a riflettere sulle nostre vite e a non permettere che il timore o la sofferenza ci tengano ai margini. Invece, ci incoraggia a cercare relazioni umane autentiche, nonostante i rischi che comportano.