Nel gennaio 2023, più o meno in questo periodo, proprio su questo sito, scrivevo un articolo su una notizia che mi aveva colpito particolarmente. Raccontavo della scomparsa di Pumbino (qui l’articolo), il maialino vietnamita star dei social che aveva lasciato sgomenti migliaia di fan, oltre che la propria “famiglia non convenzionale”.
Accadeva il 19 gennaio e da allora sono trascorsi esattamente 365 giorni ma, di fatto, su Charley e Anna e la loro tribù social si sono succeduti un’incredibile concatenazione di eventi che hanno profondamente modificato la loro vita e, “accanto” a loro, hanno rafforzato l’affetto e la partecipazione dei tantissimi follower che li seguono online. Ritengo che il succedersi degli avvenimenti sia stato così repentino che anche i due ragazzi proprietari dell’agriturismo “Angolo di Paradiso” a San Pietro Vecchio, in provincia di Vicenza – che certamente proprio in questi giorni gli hanno mentalmente rivissuti – faranno fatica a metterli a fuoco.
In primo luogo, ovviamente, non c’è più Pumba. Ed è un’assenza che non smette di lasciare un vuoto, come ribadito proprio da Charley che ha deciso in questa settimana di ri-pubblicare tutti i video più toccanti ed emozionanti delle tante avventure vissute con il suo cucciolo.
Poteva finire tutto, davvero, per i ragazzi, almeno per quella loro parte di vita divulgata dal web. Avrebbe potuto concludersi la loro stessa “esistenza social” ad esempio, visto che principalmente era incentrata sulle avventure del Pumbino nazionale (spero mi concediate l’eufemismo, anche perché non è nemmeno troppo lontano dalla realtà), così come il loro approccio scanzonato alla narrazione visto che – come sa bene ogni persona che ha avuto modo di leggere le loro storie – Pumba rappresentava anche una sorta di tramite con sua mamma e, per questo, di una parte della vita di Charley (non mi va di riscrivere tutto, perdonate: è vero che sto facendo un resoconto e che le regole della scrittura giornalistica imporrebbero di raccontare sempre come se si parlasse con uno sconosciuto che non sa nulla dei fatti ma, insomma, se state leggendo sapete a quello a cui mi riferisco e, in ogni caso, se davvero vi interessa avete modo di approfondirle).
E invece…
Invece, dopo una parentesi di lutto, i ragazzi hanno ricominciato a raccontare le loro vite e condividerle con chi li seguiva e che non li ha mai abbandonati, subissandoli di testimonianze di affetto. Ecco allora che, semmai avesse potuto, il loro amore si è ulteriormente rafforzato e, con esso, la loro voglia di raccontarsi, tornare a fare famiglia con gli animali e di rinsaldare la loro “storia d’amore non convenzionale”.
Così hanno deciso di adottare altri quadrupedi e dare vita ad un nuovo (e affascinante) progetto che, nonostante la necessità di partire da zero e l’ennesima dipartita (Wilson), non hanno più smesso di portare avanti.
Scrivevano su un loro post: “In un giorno tragico e inaspettato, un giorno che è ancora doloroso ricordare, abbiamo perso Pumbino. Il suo cuore ha smesso di battere e nulla di quanto io e Anna abbiamo tentato di fare per salvarlo ha avuto successo. Dopo aver perso mia madre, anche lui ci ha lasciato, e questo è stato uno dei momenti più duri della mia vita.
Accettare questa perdita è stato difficilissimo, e per un periodo ho dubitato di riuscire a superare questo lutto devastante. Tuttavia, la vita stessa ha trovato un modo per restituirci la speranza, anche dopo averci colpito così duramente. Inaspettatamente, è arrivato nella nostra vita Wilson.
Il tempo che Wilson ha trascorso con noi è stato più breve di quanto avremmo voluto, ma sufficiente per farci comprendere che dovevamo concederci il dolore, ma anche guardare al futuro, conservando i ricordi più belli”.
Così, si sono dati da fare, non solo in senso metaforico, ma soprattutto in senso fisico per realizzare un rifugio per animali che, non a caso, hanno chiamato @oasi_pumbino “rifugio per animali liberi”
Sul post di presentazione dell’Oasi la coppia, rivolgendosi a Pumbino, ha spiegato cosa vuole essere il rifugio: “Una dimora di gentilezza che si ispira alla tua (di Pumbino) straordinaria presenza. È un omaggio al modo in cui hai toccato così profondamente le vite di chiunque ti abbia conosciuto, aprendo i loro cuori all’amore.
Qui gli animali troveranno conforto e protezione, un luogo dove i loro cuori feriti possono iniziare a guarire, proprio come hai fatto tu per noi. Vogliamo che questo rifugio sia un faro di speranza e di amore, una testimonianza tangibile del tuo impatto duraturo.
Anche se non sei più con noi fisicamente, la tua presenza vive in ogni angolo di questa Oasi. Grazie, Pumbino, per averci insegnato il vero significato dell’amore incondizionato.
Tu e il tuo castagno siete il cuore di questo posto 🌰❤️🩹 “
L’articolo potrebbe già concludersi qui, se non fosse che vorrei ricordare a Charley (semmai mi leggesse) che nessuno ha fatto finta che Pumbino non ci fosse più e tutti i vostri affezionati follower non hanno smesso di credere in voi, in quello che siete e in quello che volete fare.
Anzi, dirò di più: se prima a piacere erano le storie buffe, i grugniti e le scelte tra un cachi e una castagna, oggi a convincerci (mi concedete di fare il narratore coinvolto per favore?) c’è la strada che hanno intrapreso e che in tantissimi hanno deciso di condividere con loro, sostenendoli anche economicamente per la realizzazione dell’Oasi… (Caro Charley di la verità: nonostante avessi sperimentato l’immenso calore dei messaggi di partecipazione ricevuti e che vi avevano avvolto come caldi abbracci dopo che avete perso Pumbino, vi sareste mai aspettati che si sarebbe generato anche un tale sostegno per aiutarvi a realizzare il vostro sogno?)
Mentre l’Oasi attendeva di trovare il suo spazio, tra nulla osta, recinzioni, costruzione delle casette, si rinnovava la fiducia nella vita che ha permesso loro anche di trovare il tempo di scrivere un libro, che aveva per protagonista il “nostro” immancabile maialino.
E così è uscito “L’ultima lezione di Pumbino”
Nel presentarlo Charley ha scritto queste parole: “(…) Anna aveva preso una decisione coraggiosa: mi ha portato a conoscere una dolcissima cucciola di maialino di nome Maky, Quell’istante, stringendo Maky tra le braccia, fu il momento in cui ho ritrovato la fiducia nella vita.
Pumbino rimane nel nostro cuore, ma siamo pronti a andare avanti. È riuscito a comunicare un amore incondizionato che ha affascinato chiunque abbia avuto il privilegio di vivere questa favola con noi. La sua presenza ha arricchito le nostre vite in modi inimmaginabili, creando un legame indelebile che rimarrà nel nostro cuore per sempre. Oggi sappiamo che il dolore non svanisce completamente, ma con il tempo diventa più sopportabile. L’amore non finisce mai, anzi, può diventare ogni giorno più forte per chi è disposto a crederci e a coltivarlo, proprio come ci ha insegnato Pumbino.
Proprio per questo ho sentito la necessità di esternare tutto quello che ho vissuto ed imparato vivendo assieme a Pumba. Si, a volte è stato molto doloroso ma mi ha aiutato tanto. Spero che questo libro vi possa toccare profondamente e accompagnarvi in un viaggio straordinario”.
Ecco allora che tutto ha assunto un nuovo significato: del resto, come avete scritto nel libro “La famiglia più unita è anche quella che sa aprirsi a nuovi arrivi”. Ora, ad affiancare l’imperturbabile Liupa e il felino Alaska, ci sono la maialina Maky e il nuovo arrivato Pongo (a casa) e tanti altri negli spazi adibiti ad Oasi che sono liberi (e visitabili).
E questi straordinari passaggi sono stati (anche) condensati nella scelta di cambiare l’immagine social che così hanno spiegato: “Abbiamo riso, pianto, lottato e vinto insieme. Abbiamo affrontato sfide che ci hanno spesso fatto dubitare di noi stessi, ma alla fine ci hanno rafforzato. Questa nuova immagine del profilo rappresenta un segno di rinascita e il coraggio di guardare avanti con speranza e determinazione. Cambiarla non significa dimenticare il passato o chi siamo stati, ma celebrare la crescita che abbiamo dimostrato nel nostro percorso. Nessuno verrà dimenticato, perché ognuno ha contribuito a plasmare la nostra storia“.
Come se non bastassero tutte queste novità, tra una malattia e un viaggio, tra una colazione vegana e una passeggiata tra i boschi, tra una discussione di tesi (complimenti Anna!) e una castagna, tra un film da vedere sotto le coperte e un post, c’è stato il passo per una ulteriore svolta nella loro vita quando Charley ha chiesto (finalmente) ad Anna di spostarlo e, soprattutto (cosa non scontata 🙂 lei ha detto “Sì”. Ed è un’altra favola che comincia.
Insomma, un anno con mille storie vissute. Tutte parlano di Pumbino, ma adesso la strada può procedere anche verso nuove e, ve lo auguro, bellissime prospettive. Del resto, un’altra lezione che ha saputo trasmettere il vostro maialino è che “Ci saranno sempre giorni belli e giorni bui. il segreto sta nell’apprezzare al massimo i primi e imparare tutto quello che si può dai secondi”.
Buona strada @charleyeanna @oasi_pumbino