Intervista a Laura Morante, interprete del film Folle d’amore di Roberto Faenza. Un ritratto di Alda Merini, tra le più grandi poetesse della letteratura italiana.
Presentato fuori concorso alla 41esima edizione del Torino Film Festival, l’attrice veste i panni di chi è stata capace di rivoluzionare gli schemi della poesia e di fare luce sulla disumana condizione dei manicomi, l’attrice Laura Morante.
Alda Merini racconterà la “reclusione”, della malattia e dell’alienazione in straordinarie poesie. Scrive “La terra Santa”, che cinque anni dopo verrà inserita nella raccolta di quaranta opere omonima stampata da “Scheiwiller”.
Alda definiva la poesia come qualcosa di scomodo. E il poeta? Chi è il poeta? “E’ un filosofo, è un cronista, è un osservatore del proprio tempo -rispondeva- il problema per i poeti è che oggi la gente non pensa più, non sogna più, non ne ha il tempo; invece, il poeta pensa e sogna ed è per questo che è considerato un lazzarone”.
Qui l’intervsta a Laura Morante