Ieri giovedì 21 settembre, la band romana dei Maneskin ha inaugurato il tour negli Stati Uniti con un concerto al Madison Square Garden, storica arena di New York. Il gruppo è fresco della vittoria al MTV Video Music Awards nella categoria “Best Rock Video”, dove hanno anche eseguito il loro ultimo singolo.
In scaletta la maggior parte dei successi dei Maneskin
Al Madison Square Garden si respira un’atmosfera febbricitante nell’attesa della band che il New York Times ha definito in un lungo articolo, l’ultima band capace di insegnare il rock agli americani. Nessun gruppo a scaldare il pubblico. Che Dio vi benedica cari Maneskin.
Damiano, Victoria, Thomas e Ethan partono con “Don’t wanna sleep” per arrivare dopo solo due brani all’esplosiva “Honey (are you coming?), il singolo estratto dall’album “RUSH!”, con il pubblico che si aggrappa al coro di Damiano come se fosse un giuramento personale.
“Gossip” e “Mammamia” sembrano melodie composte per adagiarsi alla voce incisiva di Damiano, che nel frattempo si è già disfatto del superfluo, restando come di consueto a torso nudo.
Arriva una sorpresa con una canzone mai registrata prima, “The Driver” . Su un palco minimalista, la band non si affida a particolari effetti scenici ad eccezione del supporto del microfono di Damiano che si è trasformato in una torcia di fuoco su “Gasoline”, un inno di protesta per il conflitto in Ucraina.
La versione acustica di “Back to Black” di Amy Winehouse è un omaggio a “una delle più grandi artiste di sempre”, come ha voluto ribadire o stesso Damiano. Una versione troppo impostata, poco emozionale nella sua veste artefatta.
Il set di quasi 180 minuti ha riservato alcune gemme del repertorio dei Maneskin. Dal ribelle successo punk di Kool Kids ,alla cover “I wanna be your slave”, dalla struggente ballata “The Lonielest”, fino all’elettrizzante ” Zitti e Buoni” , brano con cui il gruppo ha vinto l’Eurovision nel 2022.
Due ore di alta energia. Tutti, tranne Victoria, si sono disfatti della maglietta, Niente di nuovo come il rito del crowd-surfing insieme a quello di chiusura che vede salire sul palco una dozzina di fortunati fan.
Uno spettacolo perfetto quello andato in scena al Madison Square Garden che conferma i Maneskin tra i migliori performers in circolazione, mettendo a tacere chi continua a considerarli un insulto all’arte e alla cultura.