Tra i film sbarcati in laguna in occasione della 80esima Mostra del Cinema di Venezia, troviamo The Killer, il nuovo film di David Fincher, in uscita su Netflix. È un thriller esistenziale ispirato alla graphic novel omonima scritta da Alexis “Matz” Nolent e illustrata da Luc Jacamon.
The Killer: a Venezia 80 il nuovo thriller di David Fincher
Il film racconta la storia di un assassino professionista solitario e senza scrupoli, che però a crivellare di colpi la persona sbagliata. E’ costretto a scappare dai suoi mandanti, in una caccia che lo porterà a viaggiare tra Parigi, New York e New Orleans. In mezzo a scene di grande adrenalina, l’uomo deve imparare a saper aspettare e a trovare il momento giusto per agire. Attese che lo metteranno di fronte a se stesso e a riscoprire i valori in cui crede. Nel cast Michael Fassbender e Tilda Swinton.
Le parole del regista David Fincher
David Fincher, noto per i suoi progetti precedenti come Fight Club (1999), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), The Social Network (2010) e per aver prodotto la recente serie Love, Death & Robots (2019-in corso), dichiara a proposito di Killer:
“Il film riflette il tentativo di conciliare la visione che ho da anni delle storie cinematografiche con il modo di raccontarle. […] Avevo anche una certa curiosità verso il revenge movie, come strumento per creare tensione. Mi piace l’idea di questo assassino che ha un suo codice personale, un mantra che ripete a se stesso frasi come “nessuna empatia” e “anticipare sempre l’avversario”. Non è però un personaggio che incarna il male, perché in fondo è anche un uomo pieno di dubbi“.
Un film che si fa beffe delle regole di una società imprigionata in regole rigidissime
Il film di Fincher prende in giro l’idea stessa di una vita vissuta semplicemente secondo le cose da fare e da non fare. Il regista, come ha ampiamente dimostrato nei film precedenti, si interessa ai vuoti morali dei protagonisti dei suoi film. Con The Killer mette in discussione le idee sul “modo giusto di essere”. The Killer regala anche un paio di momenti di genuina dolcezza, interpretati bene da un Michael Fassbender per lo più dal volto cinereo, il cui ritorno alla recitazione quest’anno è all’altezza delle aspettative.
Nessuno del cast di supporto di The Killer ha davvero il tempo di lasciare il segno, anche se Tilda Swinton fa del suo meglio con un personaggio minore ma memorabile che evoca i ruoli da cattivo per i quali è diventata famosa a Hollywood. Coloro che si aspettano un thriller iconoclasta o che rivoluziona il genere da parte del grande regista probabilmente rimarranno delusi. Il Killer, come il suo protagonista, ricalca il l topos del genere thriller senza scossoni ma lo fa in modo impeccabile.