“Fin dalla prima lettura della sceneggiatura ho pensato che “Denti da squalo” fosse una storia di formazione al contrario. Esistono molti film che raccontano vicende di ragazzini che, maturando, diventano uomini indipendenti, pronti a staccarsi dalla famiglia”. Con queste parole Davide Gentile spiega come è arrivato al progetto cinematografico in sala dall’8 giugno grazie a Lucky Red. I protagonisti sono Virginia Raffaele, Claudio Santamaria, Edoardo Pesce e, per la prima volta sul grande schermo, il giovane Tiziano Menichelli.
Scritto da Valerio Cilio e Gianluca Leoncini, i quali hanno firmato un soggetto e una sceneggiatura, il film è stato insignito del Premio Solinas e prodotto da Goon Films, Lucky Red, Ideacinema con Rai Cinema, in collaborazione con Prime Video.
La storia è quella di Walter 13 anni. La scuola è finita e ha appena perso suo padre. Nel suo vagare apparentemente senza meta per il litorale romano, un luogo affascinante e misterioso cattura la sua attenzione: una villa abbandonata con una gigantesca, torbida, piscina. Ma la villa non è incustodita e inizierà per lui un viaggio indimenticabile. A interpretare la madre di Walter un’inedita Virginia Raffaele. “Ho vissuto nove anni in Inghilterra, non la conoscevo, non avevo in testa i suoi ruoli comici. Mi ha consigliato Gabriele Mainetti. Sono andato a vederla a teatro ed è stato lì che ho colto le sue mille sfumature e mi è sembrata adatta al personaggio“.
La stessa attrice precisa che nel film ha mostrato quel lato drammatico che ogni comico possiede. Mainetti ha scelto anche Edoardo Pesce che ha lavorato con Cilio alla serie Christian. “Ormai vengo chiamato per interpretare ruoli da cattivo”, tiene a precisare l’attore.
Denti da squalo, per ammissione dello stesso regista. è una fiaba drammatica, cruda, a tratti violenta, ma anche avventurosa, spericolata, sognante e divertente, come solo sa essere il passaggio da un’infanzia interrotta da un trauma familiare a un’adolescenza che si affaccia prepotente. “Seguiamo Walter in un’estate che non è come le altre, segnato nel profondo da un incontro magico e misterioso. Vediamo il suo mondo esteriore, il suo quotidiano, riviviamo stralci del suo passato entrando in quello spazio interiore nel quale si sta formando la sua identità, dove la figura di un padre amato, ma mai rispettato, deve “morire” un’altra volta perché Walter possa trovare il suo vero – e nuovo – sé”.
In merito al vero protagonista lo squalo che viene messo in gabbia, in una piscina, il regista rivela che per questioni di sicurezza hanno deciso di prendere uno squalo erbivoro: “Non ci siamo fidati perché Tiziano avrebbe dovuto fare delle scene in piscina”.