Quando Henri Matisse dipinse “Lo studio rosso” nel 1911, ritrasse 11 delle sue opere su una sola tela. Una mostra al MoMA di New York sta per esporre tutte le opere sopravvissute insieme per la prima volta.
In quel quadro l’artista francese ha riprodotto versioni in miniatura dei suoi dipinti e sculture per raffigurare il suoi laboratorio nella periferia di Parigi – per non parlare del gioco con la prospettiva, il colore, il tempo e lo spazio.
Tutti i pezzi visti nel dipinto sono sopravvissuti, a parte uno, che Matisse, considerato tra i più grandi artisti del XX secolo, aveva chiesto di distruggere dopo la sua morte nel 1954 all’età di 84 anni.
Il MoMA ha rintracciato le 10 opere sopravvissute e le metterà a disposizione del pubblico a “Lo studio rosso”, una mostra che aprirà la prossima settimana e sarà visitabile fino al 10 settembre.
“Abbiamo fatto la caccia al tesoro per trovare queste cose in tutto il mondo”, ha detto la curatrice, Ann Temkin. Si tratta di sei dipinti, due sculture, un pezzo di terracotta e un piatto di ceramica e sono stati realizzati tra il 1898, quando Matisse aveva 28 anni, e il 1911.
“Alcuni dei dipinti erano molto recenti e li aveva realizzati un mese o due prima di fare ‘Lo studio rosso’”, ha detto Temkin. Il MoMA aveva già due delle opere e il pezzo principale. Ne ha recuperate tre dalla Galleria Nazionale di Danimarca a Copenaghen e altre da vari musei e collezioni private. I dipinti includono “Le Luxe II” e “Giovane marinaio II”.