Intervista a Ceciclia Valmarana, vicedirettore di Rai Movie, presente all’edizione del Premio Solinas 2020, in programma presso l’Isola de La Maddalena dal 23 al 27 settembre.
Cosa significa per lei questo premio?
Penso che la scrittura sia il centro del film, il premio Solinas ha quindi il merito di aver sempre puntato i riflettori su questo punto e di aver sostenuto ed incoraggiato tanti sceneggiatori. Ques’anno in particolare Rai Movie ha voluto sostenere il premio programmando alcuni dei film realizzati grazie a questa iniziativa che va avanti da 35 anni.
Cosa si cerca dal punto di vista produttivo quando si partecipa al Premio Solinas?
La storia, quello che si definisce il pitch, cioè il gancio. Al Solinas ti rendi conto qual è il nuovo panorama di scrittura italiano. Merito anche dei selezionatori, da Benvenuti a De Bernardi, capaci di individuare quelle storie che hanno gli elementi necessari per trasformarsi in un film di successo.
Si lamenta la mancanza di idee innovative nel cinema italiano. E’ così?
Non è vero che non esistono storie. C’è un mondo dell’editoria fervido che sta diventando un bacino di idee per gli sceneggiatori. Il problema reale sono le serie. tempi di sviluppo e incubazione di una storia sono sacrificati alla necessità di andare il prima possibile in produzione e questo si traduce in una sterilità di fondo nella maturazione di quello che lo sceneggiatore aveva in mente di realizzare.
Cosa avrebbe voglia di vedere di più in televisione?
Vorrei avere una guida e spesso sono i miei figli a suggerirmi dei titolo. Forse vorrei vedere più serie italiane ed europee.
Il cinema ha subito un grave contraccolpo finanziario a causa della pandemia. Cosa vede nel futuro del settore?
Le crisi possono aprire nuovi orizzonti. Il lockdown ha portato ad un boom dell’e-commerce e delle piattaforme digitali, tra cui anche quella di Rai Movie. Continuo comunque a sostenere che l’esperienza della sala è unica. E su questo fronte la Mostra del Cinema di Venezia, il primo festival in presenza dopo il periodo di reclusione forzata, ha dato un grande segnale di incoraggiamento ad un settore alle prese con una difficile ripresa.