“Al centro del film non c’è solo il tema dell’odio ma anche quello della diversità, un concetto inteso in termini fisici e geografici”. Con queste parole, Sara Serraiocco, ospite dell’iniziativa Meno di Trenta, introduce, Marica, il personaggio che interpeta in Non Odiare, debutto nel lungometraggio di Mauro Mancini.
L’incontro, condotto dai giornalisti Cristiana Paternò e Stefano Amadio, si è svolto all’Italian Pavilion allestito all’interno dell’Hotel Excelsior, ed è stato trasmesso in streaming al seguente link:
Sara Serraiocco, 30 anni lo scorso 27 agosto, si è fatta consocere dal grande pubblico con Salvo, dove era una non vedente, il film del 2013 diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. In “Cloro”, del 2015, Lamberto Sanfelice veste i panni di una nuotatrice. Nell’opera prima “La ragazza del mondo”, di Marco Danieli, l’attrice si è aggiudicata il “Premio Pasinetti” del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, per la sua interpretazione di una Testimone di Geova.
Non odiare, unico film italiano in Concorso alla 35. edizione della Settimana Internazionale della Critica, nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è ambientato in una città del nord-est, un non-luogo mitteleuropeo, contaminato e innervato da tante etnie, pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche. Qui vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, decide di occuparsi dei figli rimasti orfani dell’uomo. Assume la maggiore, Marica come colf, ma la 27enne non sa che il suo datore di lavoro è colui che ha lasciato morire suo padre.