Con The Farewell – Una bugia buona – la sceneggiatrice/regista Lulu Wang cerca di rispondere ad una domanda solo apparentemente semplice: è giusto nascondere la verità alle persone amate? Al centro della storia c’è Bill, un’aspirante artista di New York, interpretata dalla rapper e astro nascente Awkwafina in quello che è, ad oggi, il suo ruolo più serio e complesso – il cui mondo crolla quando le viene chiesto di dire una colossale bugia sulla morte imminente della sua amatissima nonna.
The Farewell preme tutti i pulsanti giusti per una storia commovente sulle differenze culturali. Bill a stento conosce la Cina dove è nata ed è imbevuta di cultura americana. Decide ugualmente di unirsi al viaggio dei suoi genitori e dei parenti venuti da ogni parte del mondo per rendere l’estremo saluto alla matriarca della famiglia, ignara che le restano solo pochi mesi di vita. Invece di dirle come stanno le cose, fingono che vada tutto bene, e spiegano a Nai-Nai (nonna in mandarino) di essersi riuniti tutti non certo per dirle addio, ma per festeggiare un felice, sebbene alquanto repentino, matrimonio.
Avendo trascorso gran parte della sua vita in America, Bill è ben consapevole del modo americano di fare le cose, e di conseguenza si oppone al piano della famiglia di tenere nascosta la verità alla nonna, ravvisando in questo una chiara violazione dei suoi diritti di paziente. Toccando anche i temi dell’emigrazione delle famiglie e l’inizio di nuove vite in luoghi lontani da quelli di nascita, le conversazioni che Bill ha con i vari membri della famiglia rivelano un mare di differenze generazionali e culturali. Wang spiega: “Il film non giudica nessuno e non giudica la decisione della famiglia di nascondere la verità alla matriarca. Nessuno fa la parte del cattivo in questa famiglia”.
Nel film, nelle sale dal 24 dicembre grazie a 01distribuzione, non solo c’è un calore particolare generato dal materiale emotivo della famiglia, ma si assiste a dialoghi intelligenti dalla potente vis comica.
Perchè le cose che comunichiamo nascono pur sempre dall’amore, e se questo amore non si esprime nel modo in cui vorremmo o ci aspettiamo di sentirlo non vuol dire che gli altri non ci vogliono bene. A volte le cose più importanti sono le cose non dette.