Mentre a Madrid un ragazzino terribile di nome Stefanos Tsitsipas negava ancora a Nadal la prima vittoria sulla terra rossa, a Roma un ragazzino pazzesco di nome Jannick Sinner, altoatesino, numero 262 del ranking, annullava matchpoint all’esperto veterano del circuito Steve Johnson e vinceva in rimonta il primo turno del suo tabellone. In una partita a dir poco incredibile.
Così ieri, in una giornata di pioggia e freddo, ha preso il via la 76. edizione del torneo più bello per noi italiani, ovvero gli Internazionali di tennis al Foro Italico. Oggi arrivano anche Rafa Nadal, Nole Djokovic, Stefanos Tsitsipas mentre Roger Federer, che ha annunciato la sua partecipazione qualche giorno fa, è già a Roma e domani finalmente sarà in campo per il primo allenamento. Giocherà mercoledì sera, ovviamente è già tutto sold out! Sarà un torneo maschile stellare, ma anche tra le donne attendiamo grandi incontri, con ancora in palio il numero uno del mondo tra Naomi Osaka e Simona Halep.
Anche per chi non segue il tennis l’esperienza del Foro Italico va assolutamente fatta una volta nella vita, per l’atmosfera, per vedere i giocatori da vicino vicino e per assaggiare un po’ quella fetta di torta che è il grande circuito professionistico Wta e Atp che spesso possiamo vedere solo in televisione.
Ma torniamo a ieri. Giornata bagnata dalla pioggia e dal freddo che comunque non ha impedito il regolare svolgimento delle partite. La partita più bella è stata ovviamente quella tra Sinner e Johnson, a dir poco esaltante. Mentre entrava in campo il baby Sinner stavo guardando Matteo Berrettini prendere letteralmente in giro (in modo tennistico sia chiaro) Pouille. Palle corte, servizi imprendibili ma soprattutto rovesci lungolinea di una precisione quasi ingegneristica. E dire che era il suo colpo peggiore! Sotto gli occhi della sua allenatrice Amelie Mauresmo il povero francese Luca non sapeva più che pesci pigliare. Finiva 6-2, 6-4 un match che è sembrato facile per un Matteo in forma strepitosa. Mercoledì o giovedì affronterà il tedesco Alexander Zverev in quella che potrebbe essere la rivincita dello scorso anno.
“Quello che è importante – dice il romano a fine partita – è che oggi sono molto più convinto dei miei mezzi e delle mie possibilità. Giocare a Roma è il sogno di ogni ragazzo che cresce qui giocando a tennis. Quest’anno giocherò tutti i tornei Master perchè ho una classifica molto buona che mi permetterà di fare ancora molta esperienza, sono ancora relativamente giovane nel circuito e quindi sono contento. Zverev lo scorso anno è stato bravo a battermi, ma quest’anno ho più convinzione e potrebbe andare diversamente. Abbiamo un gruppo di giocatori incredibili in questo momento, ci stiamo vicini e ci aiutiamo l’uno con l’altro, la vittoria di uno spinge tutti, possiamo fare molto bene”.
Quando arrivo sul campo centrale Sinner ha già perso il primo set per 6-1. Sembra mostrare tutti i limiti della sua ragazzineria, sbaglia cose facili, non tiene il ritmo, forse troppa tensione o emozione, insomma ci sta. E non ci sarebbe nulla da dire. Ma seguo Jannick ormai da qualche mese, e quello che ho visto giocare per i primi 25 minuti non è lui. Abbandono la tribuna stampa e raggiungo le mie amiche sugli spalti. Mi guardano tristi, come dire, è un pupo e tu non capisci niente di tennis, perchè ci hai detto di venirlo a vedere? Ragazze, dico, qui bisogna tifare, e di brutto, perchè questo ragazzo è pazzesco, ha dei colpi straordinari, ha maturità, umiltà, soprattutto testa e concentrazione e fino adesso non avete visto niente. Cominciamo un tifo da stadio di calcio che infiamma tutto il Centrale. Sinner ritrova la capacità di spingere i colpi, la sua pesantezza di palla, inizia a leggere il gioco meglio e si porta a casa il secondo set con un 6-1 che rimette in pari il discorso. Nel terzo set Johnson si porta 5-2, e poco dopo ha matchpoint a favore. A quel punto una delle mie amiche mi dice “Vincerà Jannick”. Difficile a quel punto pensarlo e invece. Sinner annulla tutto, smasha da fondocampo, viene a rete con volèe alla Roger e infiamma il pubblico che insieme a lui non smette di crederci. Finisce 7-5 per il bambino Sinner che ci toglie il freddo dalle ossa e ci infiamma il cuore.
Quando viene in sala stampa sembra la cosa più naturale del mondo per lui, ha l’età di mio nipote penso, una maturità senza pari. Mercoledi incontra al secondo turno Stefanos Tsitsipas, greco, 20 anni.
“La cosa stupenda di tutto questo – dice Jannick ridendo – è che io conosco lui, ma lui non conosce me!. Quanto al match di oggi è vero, sono entrato in campo un po’ teso, emozionato, anche se non le faccio vedere le emozioni ce le ho. Dopo il primo set sono andato al bagno (e giù un’altra risata ndr) e poi è cambiato tutto. Il pubblico mi è stato davvero molto vicino, io ho ritrovato la capacità di spingere e di leggere meglio il suo gioco e alla fine ho vinto. Sembra naturale tutto ma non lo è, con i miei coach e Riccardo Piatti stiamo facendo un lavoro lungo e di qualità per arrivare a vincere nel futuro, magari è arrivato tutto in anticipo, ma il lavoro è lungo ancora. Oggi però mi sono piaciuto perchè nelle difficoltà ho trovato il modo di venirne fuori”.
Oggi scendono in campo molti altri italiani e supercampioni come Sonego e Cecchinato, ma alle 13 tocca a Serena Williams che fa il suo ritorno sul circuito dopo mesi di assenza. Stasera alle 19,30 tocca a Fabio Fognini contro il francese Jo Tsonga, un gran brutto cliente da incontrare al primo turno.
“Lo sono anche io per lui – ridacchia Fabio – ho il gioco per dargli fastidio anche se avrei preferito esordire con un giocatore più morbido. Purtroppo non sono al 100% fisicamente, la gamba infortunata a Montecarlo mi dà ancora fastidio però darò tutto me stesso per fare bene qui a Roma. E’ un torneo a cui tengo molto e si sa che per noi italiani è sempre un po’ difficile fare bene qui, speriamo quest’anno di cambiare le cose”.
Stay tuned!!!