
Mountain and Sea in the Modern World,2018 Qiu Anxiong
Roma, 06 Novembre. E’ stata annunciata nello spazio polifunzionale Daforma, in via dei Cappellari, 38, la nascita di una alleanza tra MoCA di Shanghai, uno dei maggiori Musei di Arte contemporanea cinesi, e la Venice International University (VIU), presieduta dall’Ambasciatore Umberto Vattani. L’obiettivo è favorire la conoscenza, la fiducia e l’amicizia reciproca tra i due Paesi attraverso l’organizzazione di scambi culturali e progetti comuni che intreccino le esperienze contemporanee dei diversi linguaggi artistici.
“La collaborazione tra i due istituti si protrae ormai da 10 anni ed è pronta a sfociare – ha spiegato il presidente Vattani – in una proposta artistica di grande spessore: un’opera d’arte collettiva che prenderà la forma di un giardino d’arte vero e proprio, ubicato nella nostra sede a Venezia”.
Saranno pertanto organizzate mostre collettive in Italia e in Cina, per evidenziare come il linguaggio dell’arte non conosca frontiere, ma, anzi, le ‘contaminazioni’ fra la tradizione artistica plurimillenaria e le tendenze più innovative di queste due civiltà sia in grado di concepire un alveo comune.
“Siamo due paesi con la più lunga storia di civiltà e di cultura al mondo – continua il presidente Vattani. Ora questo punto d’incontro, che intesserà i linguaggi artistici di Italia e Cina, – consentirà di creare un intreccio tangibile tra espressioni d’arte classica e la contemporaneità di entrambi i Paesi, stimolando una riflessione sul mondo e sul microcosmo personale sia di ciascun artista sia del singolo osservatore, in una caleidoscopica rappresentazione che lascerà spazio all’istinto e all’infinita fantasia umana”.
Qui l’intervista allo scultore Oliviero Rainaldi
A suggellare la nascita di questo nuovo percorso, è stata organizzata nello spazio Daforma, una prima instant Mostra (della durata della conferenza stampa), intitolata “Lo spazio tra la montagna e l’acqua”, in cui alcuni famosi artisti cinesi quali Leah Lihua Wong, che lavora fra Cina e Stati Uniti, Qiu Anxiong e Yang Yongliang e il notissimo scultore e pittore Oliviero Rainaldi, interpretano questo tema.
Mentre Leah Lihua Wong mostra in suggestive e delicate installazioni che mescolano inchiostro, colori acrilici e hand-cut di Tyvek paper una creatività originale, producendo forme danzanti attraversate da segni, in una tematica così vicina al linguaggio espressivo della Cina sin dall’antichità, ma attualizzandolo, i due colleghi videoartisti sviluppano rappresentazioni animate di una società in rapidissima evoluzione, sospesa fra il futuribile e l’autodistruzione.
Dal canto suo, Rainaldi, da sempre incentrato sullo studio della figura umana, trasforma il segno in un ponte culturale che intreccia la civiltà occidentale classica con evocazioni orientali, giungendo a dipingere col tipico pennello della pittura cinese e a creare una scultura essenziale, che va oltre le origini culturali.
Una Mostra di straordinario significato, in quanto accompagna il suo visitatore in un suggestivo viaggio fra passato e presente, navigando nel fiume storico della lunga tradizione cinese e italiana.
Gli artisti si esprimono in un dialogo con la natura, con i vari concetti di volumi, di scarnificazione del segno e di eleganza, dando prova di una profonda introspezione, giacché collegano spirito e materia, montagna e e acqua, attraverso una grande varietà di forme e stili artistici.
L’originalità dell’iniziativa sta anche nella condivisione, successivamente alla conferenza stampa, di una residenza artistica a Forte dei Marmi, in Toscana, in cui Oliviero Rainaldi e Leah Lihua Wong lavoreranno insieme a una serie di opere che, trasportate al MoCA di Shanghai, animeranno una Mostra nel 2019.

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