Il Vento del Nord ha avuto un ospite inatteso e molto applaudito come Terence Hill, festeggiato per il suo film – di cui è interprete ma soprattutto per la quarta volta regista – Il mio nome e Thomas, una storia on the road, tra la Spagna e l’Italia in cui Thomas, in sella alla sua motocicletta affronta un viaggio solitario verso il deserto.
“È un film un po’ diverso da quelli che siete abituati a vedere con Bud Spencer – ha raccontato Terence Hill al pubblico di Lampedusa – d’altra parte anche se Bud fosse ancora con me e con tutti noi, e magari c’è…, non si potrebbero più fare dei film in quella maniera perché erano altri tempi e adesso non è più possibile girare a lungo come facevamo allora”.
L’attore della serie Tv “Don Matteo”, ha impiegato dieci anni per girare il film. “Ho utilizzato parecchie fonti per la storia, una è il libro di Carlo Carretto con una scena che ho messo nel film, e poi c’è stato il desiderio di tornare nel mio vecchio ambiente del deserto western, in Almeria dove abbiamo girato gran parte del film. Poi volevo costruire un personaggio femminile che fosse un po’ epico, come diceva Sergio Leone, e quindi questi due personaggi principali sono più grandi di quello che potrebbero essere nella realtà. Queste tre cose messe insieme, l’idea di fare un viaggio, mi piace la motocicletta… e siamo arrivati a Thomas”