Otto Infinito, Vita e morte di un Mamba è il nuovo spettacolo di Federico Buffa dedicato a una delle più grandi leggende del basket, Kobe Bryant.
A cinque anni dalla morte del fuoriclasse dei Los Angeles Lakers, vittima di un tragico incidente insieme alla figlia Gianna il 26 gennaio 2020, l’omaggio di Sinner nella ricorrenza della morte, ma ora è lo storyteller sportivo Federico Buffa a portare sul palco la storia di questa star dell’NBA, celebrato ancora oggi come uno dei giocatori più forti di sempre, raccontando l’uomo oltre che il campione.
Lo spettacolo calcherà due prestigiosi palcoscenici emiliani: Otto Infinito – Vita e morte di un Mamba debutterà lunedì 3 e martedì 4 febbraio 2025 al Teatro Valli di Reggio Emilia, città dove ha giocato per anni Joe Bryant, padre del grande campione, e dove Kobe ha vissuto da piccolo. Il viaggio proseguirà con altre quattro date al Teatro Duse di Bologna (10 febbraio, 17 marzo, 7 aprile e 16 maggio 2025), la più celebre “Basket City” d’Italia.
La nuova produzione Imarts – che si avvale dell’importante contributo di Regione Emilia-Romagna – per la regia di Maria Elisabetta Marelli, sarà un racconto teatrale in cui Buffa esplora la figura della leggenda mondiale del basket, Kobe Bryant, tra la sua ossessione per il successo e la sua sete di conoscenza, con una narrazione coinvolgente ricca di aneddoti e spunti riflessivi.
Lo spettacolo si preannuncia un’esperienza visiva e sonora coinvolgente, grazie a una scenografia immersiva, alle musiche di Alessandro Nidi (pianoforte) sul palco insieme a Sebastiano Nidi (percussioni) e Filippo Nidi (trombone) e ad immagini evocative che accompagneranno il pubblico in questo viaggio unico. Il light designer è Alberto Negri, i visual sono di Francesco Poroli, animazione e postproduzione visual sono di Mattia Galione, il disegno luci è di Luca De Candido.
Federico Buffa, la narrazione nello sport
Federico Buffa è un giornalista e telecronista sportivo italiano. Oltre alla sua attività di telecronista di basket e commentatore sportivo, Buffa ha condotto alcune trasmissioni antologiche sempre a tema sportivo, nelle quali ha dimostrato – secondo Aldo Grasso – di “essere narratore straordinario, capace di fare vera cultura, cioè di stabilire collegamenti, creare connessioni, aprire digressioni” in possesso di uno stile avvolgente ed evocativo.
Con Otto Infinito, Vita e morte di un Mamba Federico Buffa torna a teatro con la sua grande passione, il basket, e lo fa esplorando la condizione umana attraverso tematiche come i sogni, la lotta interiore e il desiderio di superare i propri limiti. Buffa, per mezzo della storia di Bryant, parla di perseveranza, fallimento e riscatto, mostrando come ogni persona possa aspirare a lasciare un segno: un omaggio a un campione, una riflessione sui valori universali, alla ricerca di un significato che va oltre il successo sportivo. Nel raccontare la vita di Kobe Bryant, Buffa umanizza l’atleta, mettendo in evidenza le difficoltà che l’atleta è riuscito a superare, creando una connessione profonda tra il personaggio e il pubblico. Su Rolling Stones Buffa ha detto che Kobe è stato il personaggio più complesso che gli è capitato di raccontare.
Il legame con Reggio Emilia
Il forte legame che univa Kobe Bryant a Reggio Emilia è ancora vivo non solo fra gli appassionati di basket. Bryant, che trascorse alcuni anni della sua infanzia giocando nelle Giovanili della Pallacanestro Reggiana – stagioni 1989-90 e 1990-91 – quando il padre Joe era giocatore professionista nella prima squadra, ricordava spesso il periodo reggiano durante le sue interviste e spesso lo si vedeva in città. Per questo il Comune ha voluto dedicargli nel 2021, primo nel mondo, lo spazio antistante il Palasport cittadino, riqualificato e trasformato in piazza, intitolandolo – in occasione del primo anniversario della scomparsa – Largo Kobe e Gianna Bryant.
In Largo Kobe e Gianna Bryant è visitabile la mostra fotografica en plein air Reggiano Forever, con maxi immagini dedicate a momenti di sport e vita di Kobe Bryant a Reggio Emilia, realizzata dalla Fondazione per lo sport del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con ‘Sdt-Scuola di Tifo’, nell’ambito del progetto ‘Sport For Change’ della Regione Emilia-Romagna.
Il Black Mamba Kobe
Kobe Bryant adottò il soprannome Black Mamba, dopo aver visto Kill Bill 2, dove appariva un serpento Black Mamba. “Mamba mentality significa sempre puntare al massimo e guardare avanti – disse Kobe -. Il punto focale è la curiosità che ognuno di noi deve avere dentro nel come potere migliorare, nella ricerca delle diverse vie per il successo, nel desiderio di aspirare sempre al massimo”.