Dopo il successo di Natale in Casa Cupiello, Filumena Marturano e altri adattamenti della Collection De Filippo, la Rai presenta in prima visione il 30 dicembre Questi fantasmi!, diretto da Alessandro Gassmann. Un’immersione nell’universo di Eduardo De Filippo, una delle figure più iconiche del teatro italiano, che prende vita sullo schermo con una nuova profondità. Ambientato nel cuore del centro storico di Napoli, il film trasforma una delle commedie più amate del drammaturgo in una riflessione affascinante sulla condizione umana e sulla fragile linea di confine tra realtà e illusione.
Al centro della storia c’è Pasquale Lojacono, un uomo semplice che si trasferisce in un grande appartamento con la moglie Maria. Accetta un accordo singolare: vivere lì gratuitamente in cambio del compito di smentire le voci che la casa sia infestata dai fantasmi. Un patto curioso che si complica quando misteriose somme di denaro iniziano ad apparire, alimentando la leggenda. Ma la verità è ben più terrena: quei soldi provengono da Alfredo, l’amante di Maria, che spera di mantenere segreto il loro legame e progettare una fuga con lei. Sullo sfondo, una galleria di personaggi secondari con le loro ambizioni, ironie e fragilità.
La Napoli di Gassmann è un’anima che respira, pulsa, e si insinua tra le pieghe della storia. I vicoli, con la loro luce sfacciata e le ombre che sembrano infinite, riflettono l’andirivieni emotivo dei protagonisti. La fotografia di Antonello Emidi costruisce un dialogo visivo potente, dove i colori vibranti degli esterni svelano un dinamismo inquieto, mentre gli interni, soffocati da una penombra silenziosa, diventano spazi di introspezione e inquietudine. L’appartamento è un teatro di proiezioni mentali, un riflesso deformato delle ansie e dei desideri dei personaggi. Ogni angolo, ogni dettaglio sembra bisbigliare una verità ambigua: nulla è davvero come appare, e la linea che separa il reale dall’inganno è sottilissima, pronta a dissolversi.
Gassmann si muove con rispetto reverenziale verso il testo di Eduardo, ma il suo è un omaggio vivo, non una reliquia impolverata. Il cinema qui non si limita a tradurre il teatro: lo amplifica, costruendo un linguaggio visivo che sfiora le emozioni, lasciandole libere di respirare. Le parole di Eduardo trovano nella macchina da presa una nuova complicità, un diverso modo di raccontarsi, altrettanto vibrante e necessario.
Massimiliano Gallo interpreta Pasquale con una precisione che evita ogni cliché, rendendolo un uomo concreto, fragile nelle sue incertezze e sorprendentemente incisivo nei suoi momenti di disarmo. Anna Foglietta dà a Maria una profondità che si rivela nei gesti trattenuti e negli sguardi che dicono più delle parole. Insieme, costruiscono una tensione sottile, un gioco di sfumature che non forza mai l’empatia ma la conquista, rendendo i loro personaggi più vicini che mai, sospesi tra compromessi inconfessati e desideri sommersi.
Il legame personale del regista con l’opera è evidente. Il padre, Vittorio Gassman, interpretò Pasquale in una trasposizione degli anni Settanta. «Portare questa commedia sullo schermo è stato un onore, ma anche una grande responsabilità», ha dichiarato Gassmann. «Ho voluto restare fedele alla scrittura di Eduardo, ma con un respiro che parlasse al pubblico di oggi». Il tema centrale non è tanto la casa infestata quanto i fantasmi interiori che ognuno di noi porta con sé. La battuta finale di Pasquale – «I fantasmi non esistono. I fantasmi siamo noi» – è il cuore della vicenda e la sintesi della poetica di Eduardo: un’indagine sull’animo umano, sulle sue contraddizioni e sulla sua struggente bellezza.