Dal 15 al 22 novembre, il Rome Independent Film Festival (RIFF) celebra la sua XXIII edizione, portando al Nuovo Cinema Aquila di Roma una programmazione audace e coinvolgente, interamente dedicata al cinema indipendente. Con oltre 13 sezioni di opere in concorso, il festival si conferma una piattaforma unica per registi emergenti e voci fuori dal coro, offrendo una finestra internazionale sul mondo cinematografico contemporaneo e un’esperienza ricca di sorprese per il pubblico romano.
L’Inizio del Festival: “The Books of Jobs” e l’Eredità di una Rivoluzione Tecnologica
L’apertura del RIFF Awards vede quest’anno una proiezione speciale in anteprima italiana: “The Books of Jobs” della regista statunitense Kayci Lacob. La storia, incentrata su una giovane donna cresciuta nella Silicon Valley durante il periodo di massimo fermento tecnologico guidato dal visionario Steve Jobs, non è solo un racconto di formazione personale ma anche una riflessione sui modelli di successo e le contraddizioni di una società ossessionata dall’innovazione. Lacob, che introdurrà il film al pubblico, offre uno sguardo intimo sul modo in cui i miti della Silicon Valley hanno forgiato l’immaginario collettivo e plasmato il concetto di ambizione e successo. La protagonista, come tanti giovani della sua generazione, si confronta con le aspettative imposte da un contesto ultra-competitivo, dove le idee brillanti sono il bene più prezioso, ma dove spesso si rischia di perdere il contatto con la realtà emotiva.
Virtual Production: Il Futuro del Cinema al RIFF
Uno degli appuntamenti più attesi di questa edizione è il forum dedicato alla Virtual Production, in programma venerdì alle 18:00, in cui esperti del calibro di Cristian Casella, Francesco Grisi, Nicola Sganga e Francesco Mastrofini esploreranno il potenziale di questa tecnologia avanzata. È ormai evidente che la Virtual Production non è una semplice innovazione, ma un vero e proprio cambio di paradigma, che sta ridefinendo i confini tra reale e digitale. Oltre a consentire l’esplorazione di mondi impossibili e fantastici, la Virtual Production promette di rendere il cinema più sostenibile, riducendo la necessità di spostamenti e di grandi costruzioni scenografiche. Tuttavia, come emerge dalle riflessioni dei partecipanti al forum, vi è anche un rischio di omogeneizzazione estetica, che potrebbe rendere i film sempre più simili tra loro.
Riflettori su “Renzo Chiesa, Chiesa Renzo”: Un Viaggio Nella Musica Italiana attraverso l’Obiettivo di un Maestro
Sabato 16 novembre, alle 18:00, il RIFF dedica spazio a un documentario che celebra un gigante della fotografia musicale: Renzo Chiesa. Il film “Renzo Chiesa, Chiesa Renzo” di Paolo Boriani ripercorre cinquant’anni di carriera di un artista che ha saputo catturare l’anima del rock e del jazz italiano, immortalando icone come Jimi Hendrix, i Rolling Stones, B.B. King e tanti altri. Le sue fotografie non sono semplici scatti, ma vere e proprie opere d’arte che narrano storie attraverso uno sguardo che va oltre il soggetto. Le immagini di Chiesa riescono a evocare la magia del palco, l’energia di un momento irripetibile, ricordando come, dietro ogni grande performance, vi sia un’aura di trascendenza catturata in pochi millesimi di secondo.
Cinema e Adolescenza: “Tre Regole Infallibili” di Marco Gianfreda
In questa edizione del RIFF, l’adolescenza è raccontata in modo inedito e profondo dal film “Tre Regole Infallibili” di Marco Gianfreda. La storia, che vede come protagonista Matteo Olivetti, esplora un momento critico della crescita, quello in cui emerge il bisogno di un amore nuovo e diverso rispetto a quello ricevuto dalla famiglia. Olivetti, giovane talento del cinema italiano, porterà con sé il carico emotivo di un racconto intimo, fatto di fragilità e insicurezze. L’autore riesce a raccontare l’adolescenza senza banalizzazioni, svelandone le contraddizioni e le emozioni più sottili, in un viaggio che molti spettatori potranno riconoscere come specchio della propria giovinezza.
“Settimo Grado”: Il Thriller Psicologico di Massimo Cappelli
Sempre sabato 16 novembre, il pubblico del RIFF sarà coinvolto nel thriller “Settimo Grado” di Massimo Cappelli. In un’unica location – un casale isolato nelle campagne del Lazio – si svolge una cena che riunisce una famiglia disfunzionale, tra tensioni latenti e rancori sopiti. Cappelli gioca abilmente con la tecnica del flashback, arricchendo il racconto di suspense e colpi di scena, e costruendo un’atmosfera claustrofobica che tiene gli spettatori incollati allo schermo. Un esempio di come, con pochi elementi e una regia attenta, si possa creare una narrazione ricca di pathos e profondità psicologica.
Gli Ospiti e il Ruolo Cruciale della Fotografia: Omaggio a Paolo Carnera
Il RIFF accoglie quest’anno uno dei maestri della fotografia cinematografica italiana, Paolo Carnera, la cui sensibilità ha illuminato alcuni dei film più apprezzati degli ultimi anni. Vincitore del David di Donatello per “Io Capitano” di Matteo Garrone, Carnera ha collaborato con registi come Mario Martone, Paolo Taviani e i fratelli D’Innocenzo. La sua presenza al festival offre l’opportunità di esplorare il linguaggio della fotografia nel cinema, che non è mera tecnica, ma un mezzo espressivo potente per dare vita a emozioni e atmosfere indimenticabili.
L’Impatto della Pubblicità Digitale: “The Click Trap” di Peter Porta
La giornata di sabato si conclude con la proiezione del documentario “The Click Trap” di Peter Porta, un’indagine nel mondo della pubblicità digitale. Le campagne pubblicitarie online, ormai pilotate da algoritmi avanzati, sollevano importanti questioni etiche, legate al controllo monopolistico dei dati personali e alla manipolazione del consumatore. Porta guida lo spettatore in un viaggio nel cuore del capitalismo digitale, rivelando quanto poco trasparente sia il funzionamento di queste tecnologie e l’enorme potere delle multinazionali che le gestiscono.
13 Sezioni e una Giuria di Eccellenza: L’Anima Competitiva del RIFF
Il festival presenta ben 13 sezioni competitive, tra cui lungometraggi, cortometraggi, documentari e animazioni, valutate da una giuria composta da professionisti del settore cinematografico. Tra i membri della giuria spiccano nomi come Cristian Casella, esperto di media e comunicazione, Sophie Chiarello, regista italo-francese, e Nicola Sganga, esperto di VFX. Questa selezione di giurati garantisce una valutazione attenta e competente, che premia non solo la qualità tecnica delle opere, ma anche la loro capacità di raccontare storie significative e di affrontare temi contemporanei con coraggio e originalità.
Dove Acquistare i Biglietti e Come Raggiungere il Festival
I biglietti per ogni proiezione sono acquistabili presso la biglietteria del Nuovo Cinema Aquila, in via Aquila 66/74 a Roma. Inoltre, il RIFF promuove percorsi di mobilità sostenibile, incentivando l’utilizzo di trasporti ecologici per raggiungere il festival.
Un Progetto di Cultura e Sostenibilità al Servizio della Capitale
Realizzato con il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, il RIFF gode del patrocinio della Regione Lazio e del sostegno di Roma Capitale. Il festival, curato dall’Associazione Culturale RIFF, è parte dell’iniziativa “Culture in Movimento 2023 – 2024” e si propone non solo come evento culturale, ma anche come progetto di sensibilizzazione verso la sostenibilità e l’inclusione sociale.