sabato, Luglio 19, 2025
TheSpot.news
  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cultura
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

Hopper e l’America, a love story

La Grande Arte al Cinema: solo il 9 e 10 aprile nelle sale il film su un simbolo dell’arte statunitense e sulla sua relazione creativa e tormentata con la moglie Jo

Luisa Gabbi by Luisa Gabbi
27 Marzo 2024
in Arte, Cinema
Reading Time: 5 mins read
0
Hopper e l’America, a love story

Edward-Hopper-Nighthawks AIC-Chicago

606
SHARES
3.4k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram

Il documentario “Hopper: Una storia d’amore americana” offre uno sguardo intimo sulla vita e sull’arte del celebre pittore Edward Hopper e della sua moglie Jo. Il film, prodotto e diretto da Phil Grabsky, mette in luce non solo le opere iconiche di Hopper, ma anche la complessità delle relazioni personali e professionali che hanno caratterizzato la sua vita.

Amore sì, ma tormentato

Nel raccontare la storia d’amore tra Edward e Jo, il documentario evidenzia le sfide e le tensioni che accompagnavano il percorso artistico dell’artista. Hopper stesso ha descritto il dolore e la fatica che spesso accompagnano il processo creativo, sottolineando la profonda connessione tra la sua arte e la sua esperienza personale.

Edward Hopper – Chop Suey, 1929

Edward e Jo

Jo, pur essendo un’artista affermata, ha svolto un ruolo significativo nel sostegno e nell’ispirazione di Edward, fungendo da musa e collaboratrice creativa. Tuttavia, la relazione tra i due è stata segnata da conflitti e difficoltà, riflesso anche nell’arte di Hopper.

Il documentario esplora anche il rapporto di Hopper con l’America e il suo popolo, evidenziando la sua prospettiva di uomo solitario e osservatore silenzioso. Le sue opere, caratterizzate da una luminosa solitudine e da un senso di mistero, hanno catturato l’immaginario collettivo, influenzando non solo altri artisti visivi, ma anche registi, fotografi e musicisti.

Tra le opere più celebri di Hopper, “Nighthawks” rappresenta un’icona dell’arte americana, trasmettendo un’atmosfera di alienazione e isolamento che risuona ancora oggi. Il suo impatto sull’arte e sulla cultura popolare è stato enorme, influenzando generazioni di artisti e creativi in diversi campi.

 

Il documentario esplora i temi del del silenzio, dell’attesa e della solitudine che hanno caratterizzato il suo lavoro. Attraverso interviste, analisi degli esperti e letture di diari, il film traccia un ritratto complesso dell’artista, dalle sue origini fino al rapporto cruciale con sua moglie Jo.

Jo emerge come figura centrale nella vita e nell’arte di Hopper, svolgendo un ruolo fondamentale nel suo successo. Il regista Grabsky sottolinea la complessità dell’uomo Hopper, superando la semplice etichetta di individuo riservato e sgradevole. L’amore di Hopper per l’architettura e i paesaggi americani si intreccia strettamente con il suo legame con Jo, e il documentario esplora questa connessione intima, eliminando la folla dalle sue opere urbane per concentrarsi sulla narrazione di una solitudine personale.

Gli inizi di Hopper

Gli inizi della vita di Hopper forniscono importanti chiavi di lettura per comprendere la sua arte e il suo carattere. Cresciuto in un ambiente familiare attento all’arte e alla lettura, Hopper sviluppa precocemente il suo talento artistico, anche se la sua timidezza e il suo carattere introverso sono influenzati dalle esperienze di bullismo durante l’infanzia. Il suo percorso artistico inizia con l’illustrazione, che lo sostiene finanziariamente ma non soddisfa pienamente la sua creatività. Sarà l’incontro con l’insegnante Robert Henri e il suo incoraggiamento a esplorare l’arte moderna a Parigi a cambiare radicalmente il corso della sua carriera.

A Parigi, Hopper si ritira in solitudine, trascorrendo il suo tempo nei musei e dipingendo paesaggi che lo colpiscono per la loro luminosità. Questo periodo influenzerà profondamente il suo stile e la sua visione artistica, preparandolo per il suo ritorno negli Stati Uniti, dove avrà un impatto duraturo sulla scena artistica americana.

Cape Cod Evening, 1939 – Edward Hopper

La luce protagonista

La luce, nel mondo pittorico di Hopper, riveste un ruolo centrale e distintivo. Potremmo considerarla una sorta di protagonista silenziosa, capace di conferire significato e profondità alle sue opere. È evidente come Hopper abbia tratto ispirazione dalla luce che ha permeato la sua infanzia e i luoghi che ha abitato, come Gloucester Harbour in Massachusetts. Questa luce, che può essere radente o diretta, assume diverse sfumature e intensità, contribuendo a definire l’atmosfera e a delineare i contorni delle sue rappresentazioni.

Robert Henri, mentore di Hopper, affermava che un grande pittore ha qualcosa da dire, che dipinge un’idea. Nel caso di Hopper, questa idea sembra manifestarsi soprattutto attraverso la rappresentazione dell’architettura. Mentre a Gloucester, città nota per le sue marine, molti artisti si concentrano sulle scene del mare, Hopper sceglie di ritrarre soprattutto l’architettura locale: le case vittoriane americane ed europee, con i loro tetti spioventi e i colori che sembrano sovraesposti.

Queste immagini, apparentemente statiche ma intrise di personalità e significato, diventano potenti veicoli di espressione artistica, suscitando emozioni intense in chi le osserva, ancor più quando sono trasposte sullo schermo.

Ma dietro ogni grande artista c’è spesso una persona di supporto, e per Hopper questa figura è stata sua moglie, Jo Nivison. Già affermata pittrice, Jo ha giocato un ruolo fondamentale nella carriera di Hopper, introducendolo negli ambienti artistici e aiutandolo a vendere le sue prime opere.

Tuttavia, il suo contributo va oltre quello di una semplice manager: Jo è stata anche modella e fonte d’ispirazione per molti dipinti di Hopper. Questo sostegno, sebbene prezioso, non è stato privo di sacrifici per Jo, che ha dovuto rinunciare alla propria carriera artistica per dedicarsi a quella del marito. Una scelta che, come si può immaginare, ha comportato tensioni e conflitti, ma che nel corso degli anni ha visto anche momenti di riscatto e di reciproca comprensione.

Edward Hopper – Gas, 1940

Solitudine interiore

La solitudine interiore di Hopper si manifesta in modo distintivo quando ritrae la vita urbana di New York, a differenza delle sue opere ambientate nella campagna o nel New England, come Gloucester o Cape Cod. Negli uffici e nei diner della Grande Mela, emerge la stessa sensazione di isolamento e solitudine che si trova nelle periferie, indicando così una dimensione interiore profonda.

La vita americana

Hopper dipinge la vita americana reale, ma con una prospettiva unica: le sue scene non mostrano mai l’ora di punta né il traffico congestionato tipici di quei tempi. Le strade sono vuote, i locali scarsamente frequentati e i personaggi dipinti rimangono enigmatici, lasciando spazio a interpretazioni e presagi sulle loro relazioni e storie personali. Gli esperti riconoscono in Hopper la capacità di descrivere l’isolamento sociale, culturale e psicologico come una condizione umana universale, suscitando così l’identificazione di un vasto pubblico con le problematiche dei tempi moderni.

Una storia umana

Le relazioni tra i personaggi nelle opere di Hopper si rivelano enigmatici dal punto di vista della comprensione, con figure immobili e volti seri, spesso avvolti in abiti attillati. Le domande su cosa possa accadere tra i personaggi di opere come “Nighthawks” o “Automat” rimangono aperte, alimentando l’interesse e la speculazione degli osservatori. La presenza costante della moglie di Hopper, Jo, nelle sue opere suggerisce una storia umana complessa, che include momenti di difficoltà e, forse, di riconciliazione nella vecchiaia.

Il documentario “Hopper. Una storia d’amore americana”, con la colonna sonora di Simon Farmer, offre uno sguardo approfondito sulla vita e le opere di Hopper, permettendo agli spettatori di immergersi negli scenari americani e nelle emozionanti narrazioni umane rappresentate nei suoi dipinti.

L’elenco delle sale in cui vedere il film, solo  il 9 e 10 aprile,  è su nexodigital.it

Tags: AmericaarchitetturaEdward HopperHopperJo Nivisonla Grande Arte al CinemaNew YorkNexo digitalpaesaggi
Share242Tweet152SendShare
Previous Post

Incontro speciale con Emanuela Fanelli al Salone del Libro

Next Post

Teatro India: “Entangled: Alla ricerca consapevolezza attraverso la fisica quantistica”

Luisa Gabbi

Luisa Gabbi

Ti potrebbero interessare

Antigone, specchio infranto del nostro tempo: Roberto Latini riporta Anouilh a Ostia Antica
Arte

Antigone, specchio infranto del nostro tempo: Roberto Latini riporta Anouilh a Ostia Antica

by Redazione di TheSpot.news
17 Luglio 2025
Nahuel Pérez Biscayart in Kill the Jockey, regia di Luis Ortega. © Ufficio stampa del film
Cinema

“Kill the Jockey”: il delirio visionario di Ortega tra cavalli, travestimenti e fantasmi del Sud

by Elena Marcheggiano Dal Forno
12 Luglio 2025
Paolo Sorrentino_crediti foto by Michael Avedon
Cinema

A Ventotene, Paolo Sorrentino apre i 30 anni del festival

by Luisa Gabbi
7 Luglio 2025
Brad Pitt guida a 320 km/h! E’ F1 il Film
Attualità

Brad Pitt guida a 320 km/h! E’ F1 il Film

by Marco Michelli
26 Giugno 2025
A Lecco il cinema fa sul serio. E parla soprattutto al femminile
Cinema

A Lecco il cinema fa sul serio. E parla soprattutto al femminile

by Monica Straniero
26 Giugno 2025

Seguici sui social

Video

Currently Playing

“Ho cercato di liberarmi dalle sovrastrutture” – Angela Baraldi torna con 3021

Angela-Baraldi-ph-©-Claudia-Pajewski-Caravan

“Ho cercato di liberarmi dalle sovrastrutture” – Angela Baraldi torna con 3021

Cultura
Red carpet , vip al tappeto

Vip al Tappeto: Il caos sul red carpet!

Eventi
Better man di Robbie Williams

Anteprima italiana di Better Man di Robbie Williams

Cinema

Da leggere

Dampyr: il fumetto diventa cinema

Dampyr: il fumetto diventa cinema

28 Ottobre 2022
A Roma la nostalgia dream pop dei Cigarettes After Sex

A Roma la nostalgia dream pop dei Cigarettes After Sex

28 Giugno 2022

Non perderli

Alexia inaugura l’edizione 2025 di AREA* Roma Pride: la regina dell’eurodance si esibisce il 17 luglio alle Terme di Caracalla
Cultura

AREA torna a Roma e accende le Terme di Caracalla

17 Luglio 2025
Antigone, specchio infranto del nostro tempo: Roberto Latini riporta Anouilh a Ostia Antica
Arte

Antigone, specchio infranto del nostro tempo: Roberto Latini riporta Anouilh a Ostia Antica

17 Luglio 2025
Joe Bonamassa
Spettacoli

Joe Bonamassa a Rock in Roma: la leggenda del blues-rock live alla Cavea il 19 luglio

17 Luglio 2025
Nick Cave a Pompei
Spettacoli

Pompei: Nick Cave in concerto con Greenwood dei Radiohead

17 Luglio 2025
l padiglione del BlueMoon, quartier generale di Venezia Cult, ospiterà talk, live podcast e performance per tutta la durata del Festival
News

Venezia Cult: il nuovo tempio pop della Gen Z sbarca al Lido

16 Luglio 2025
Benji&Fede live 2025
Spettacoli

Benji & Fede: il ritorno dell’estate

15 Luglio 2025
thespot-sito

Privacy Policy - Cookie Policy - Contatti

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018
© restyling di Studio Campisi per TheSpot.news .

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cultura
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018
© restyling di Studio Campisi per TheSpot.news .

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.