“Because of YOU” intona Skin appena sale sul palco. “You” sono anche queste 4000 persone che sono arrivate fin quassù, ai Laghi di Fusine, per assistere ad un pezzo di storia della musica, un mito, una leggenda che si muove come una pantera sul palco. Un’artista che ha saputo cavalcare oltre trent’anni di successi, prima con gli Skunk Anansie, band con la quale è stata sempre identificata, poi come solista e artista a tutto tondo.
Giudice di X Factor, oggi anche Rettore dell’Università delle Arti di Leeds (dal 2021), Skin entra in scena con un kimono bellissimo e scarpe da ginnastica, prima con la sua band Cass Lewis, bassista, Mark Richardson, batterista, Ace, chitarrista ed Erika Footman con la quale chiuderà un duetto strepitoso a fine concerto, poi con l’orchestra d’archi del Friuli Venezia Giulia. Un tocco di violini sopraffino e perfetto per la sua voce. Un’ora e mezza di pura maestria acustica, che passando per I Can Dream e I Hope You Get To Meet Your Hero arriva ad Infidelity, Weak e I Belived In You.
Un concerto “duro” per alcuni testi, come sempre da parte di Skin e “romantico” nello stesso tempo, nel quale l’artista non ha risparmato di farci sapere i suoi punti di vista e di condividere con il pubblico pezzi di vita vissuta sulla propria pelle. Come quando ha anche portato sul palco la sua bambina di due anni e ha ringraziato la sua “bellissima wifey” per essere qui con lei oggi, la cantante e artista canadese Ladyfag.
Molto importante il passaggio nel quale ha ricordato che nessuna religione può arrogarsi il diritto di essere superiore alle altre così come ogni persona, di qualunque sesso, razza, tendenza o appartenenza merita amore e rispetto in quanto persona.
E poi via a cantare ancora i tanti successi intervallati da quelli più recenti fino alla conclusione di un concerto “storico”, come ha detto Skin, che certi pezzi non li cantava in acustico da oltre 20 anni. La cornice perfetta dei laghi e dei monti ha permesso una magia che in altri luoghi è certamente preclusa. La sinergia con Erika, la tastierista e cantante, ed il pubblico è stata la degna conclusione insieme al ritmato di basso sul quale ha scandito tutti i nomi dei protagonisti, anche quelli della FVG orchestra, perchè Skin non si è dimenticata di nessuno, anche di chi attendeva Hedonism e Charlie Big Potato, donati in un bis incantato.