L’incontro con grandi autori e sguardi introspettivi sul nostro presente nella terza giornata di Biografilm Festival.
Domenica 11 si apre con l’attesa anteprima italiana di The Book of Solutions di Michel Gondry (già premio Oscar per “Se mi lasci ti cancello“) alle 15.00 al Biografilm Hera Theatre Pop Up Cinema Arlecchino, alla presenza del regista premio Oscar. Il film arriva a Biografilm dopo la première alla Quinzaine des Cinéastes al 76° Festival di Cannes.
In The Book of Solutions, Marc, regista bipolare e paranoico, tenta di concludere il montaggio del suo nuovo film di nascosto per salvaguardarlo dalle ingerenze dei produttori. Presto finisce per mettersi da solo i bastoni tra le ruote in una successione di eventi inquietanti e al tempo stesso esilaranti. Il film sarà distribuito in sala da I Wonder Pictures.
Si prosegue alle 16.00 al Cinema Lumière con Silent Land di Agnieszka Woszczyńska, alla presenza della regista. Una coppia apparentemente perfetta affitta una casa per le vacanze su un’isola italiana assolata, ma la realtà si rivela ben diversa dai loro sogni. Un film che fa riflettere sul tema dell’indifferenza, moderna malattia della società contemporanea.
Per il concorso internazionale, A Symphony for a Common Man di José Joffily, alle ore 21.30 al Cinema Lumière, racconterà la vita dell’ambasciatore brasiliano Josè Bustani, dalla sua battaglia per evitare la distruzione dell’Iraq alla sua passione per la musica. Sempre dal concorso internazionale, al Cinema Lumière alle 18.45, Colette et Justin di Alain Kassanda porta sullo schermo l’indagine del regista per ricostruire le proprie radici e comprendere un paese ancora tormentato dal colonialismo, quale il Congo. La proiezione sarà in collaborazione con Biblioteca Amilcar Cabral, Alliance Francaise Bologna e Next Generation Italy.
Da Contemporary Lives, alle ore 16.45 al Cinema Lumière, Electric Malady di Marie Lidén permetterà di conoscere più da vicino l’elettrosensibilità, una malattia ancora non riconosciuta dall’OMS, attraverso la storia di William, che a causa della sua difficile condizione è costretto a vivere nei boschi svedesi. La proiezione è in collaborazione con British Council.
Continua la selezione di Biografilm Italia, in anteprima mondiale alle ore 19.00, presso la Sala Scorsese del Cinema Lumière, verrà presentato Devoti tutti di Bernadette Wegenstein. A presentare il film in sala la regista e la voce narrante del film Donatella Finocchiaro. Il film e il dibattito avranno la sottotitolazione per persone sorde fornita dal Coordinamento delle Associazioni FIADDA Emilia-Romagna, nell’ambito del Progetto regionale ACCESs. Unendo animazione e cinema verité, Devoti Tutti ripercorre la vicenda della martire Sant’Agata di Catania, patrona della città etnea, con una lente personale e femminista. Sant’Agata parla attraverso la voce dell’attrice Donatella Finocchiaro e di un gruppo di donne siciliane. Sono sopravvissute alla violenza e oggi seguono l’esempio di Sant’Agata: resistono nella loro terra lottando per liberare altre donne come loro. La proiezione è realizzata in collaborazione con Associazione Orlando e Casa delle donne per non subire violenza Bologna.
Il tema del lavoro e del futuro dell’intelligenza artificiale è al centro del nuovo documentario di Erik Gandini After Work che verrà presentato per la sezione Contemporary Lives alle ore 18.00 al Biografilm Hera Theatre Pop Up Cinema Arlecchino, alla presenza in sala del regista.
Nei prossimi anni, per via dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, potremmo dover ripensare al ruolo che il lavoro ha nelle nostre vite. Attraverso le esperienze dei suoi protagonisti in Kuwait, Corea del Sud, Usa e Italia, il documentario esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera dal lavoro. Seguirà un dibattito moderato da Daniela Freddi, responsabile Economia Sociale del Comune di Bologna. Il documentario uscirà nei cinema il prossimo 15 giugno per Fandango.
Per Biografilm Italia, anteprima italiana di The Land You Belong di Elena Rebeca Carini alle ore 21.15 al Cinema Lumière alla presenza della regista, insieme al produttore Matteo Pecorara.
Elena, italiana d’adozione ma nata in Romania, sta per compiere 30 anni quando decide di partire alla ricerca dei suoi genitori biologici. Intraprende un viaggio in auto da Piacenza a Bucarest in compagnia del ritrovato fratello Gerard. Fratelli e allo stesso tempo perfetti sconosciuti. Il film e il dibattito avranno la sottotitolazione per persone sorde fornita dal Coordinamento delle Associazioni FIADDA Emilia-Romagna, nell’ambito del Progetto regionale ACCESs.
In occasione della consegna del Celebration of Lives Award a Roberta Torre, alle ore 21.00 al Biografilm Hera Theatre Pop Up Cinema Arlecchino, la regista incontrerà il pubblico di Biografilm per la proiezione di tre sue opere: Zia Enza è in partenza, Con occhi diversi e La notte quando è morto Pasolini. Introdurrà l’evento Simone Soranna. In Zia Enza è in partenza, Zia Enza si aggira tra le rovine di Gibellina: appare e scompare, corre freneticamente e senza meta e raggiunge un treno fantasma. Con un linguaggio che unisce cinema e pittura, Torre racconta la storia dei fantasmi che si aggirano a Poggioreale, set spettrale rimasto così dopo il terremoto del Belice del 1968.
Con occhi diversi, realizzato in occasione della prima edizione del Sicilia Queer filmfest, Torre gioca con corpi e volti di uomini e donne, movimenti che coprono e scoprono espressioni, i sentimenti, pudori degli esseri umani, mescolando le atmosfere create dalle luci a un’intensa aria musicale composta da Massimiliano Pace.
La notte quando è morto Pasolini è il racconto di Pino Pelosi, l’ultimo uomo che ha visto Pasolini vivo. Nel 2008 la regista lo incontra a Roma e lo segue per quattro o cinque giorni e da quell’incontro cerca di “rapire” dalle sue parole un’emozione, un ricordo, una visione per “sentire” cosa era accaduto in quella tragica notte.
A chiudere la giornata sarà l’anteprima italiana di Bigger Than Trauma di Vedrana Pribačić, altro film di Contemporary Lives alle ore 21.30 al Chiostro del Complesso di Santa Cristina della Fondazza, a cui seguirà un evento a cura di Associazione Orlando. 25 anni dopo la guerra nella ex Jugoslavia, Katica, Ana e Marija, rielaborano il trauma delle violenze sessuali subite, attraverso un programma di terapia e di empowerment dedicato alle donne serbe e croate vittime di crimini di guerra. Come possono ritrovare, sopravvissute alla guerra, la gioia di vivere? A seguire dibattito con interventi di Patrizia Violi, Prof.ssa di semiotica dell’Università di Bologna che ha studiato il tema del trauma e della memoria in una prospettiva femminista, e Ana Pano attivista di Amnesty International, giornalista e linguista.