‘Se i mattatoi avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani‘. Scriveva cosi Lev Tolstoj, ormai molti, troppi anni fa.
E se ai suoi tempi ci si poteva “nascondere” dietro il velo della disinformazione, dell’inconsapevolezza di ciò che accade dietro le quinte, oggi no. Oggi le informazioni sono alla portata di chiunque. E quando dico chiunque, intendo chiunque.
Solo che scegliamo di non vedere e non sentire. Di non sapere.
Per questo gli spettacoli come quello che porta in scena Elisa di Eusanio sono non solo necessari, ma illuminanti, life changing. Per chi ha un cuore, orecchie e occhi, si intende.
Con un coraggio mostruoso, con una sensibilità ed empatia sconosciuta ai più, Elisa riesce a dar vita, anche sentimentale, ad una mucca e ad un toro di un allevamento intensivo, fino al tragico epilogo.
Confesso che quando ho visto la performance alle Carrozzerie Not (in Aprile 2022), sono rimasta scioccata. La forza della narrazione, la dolcezza degli animali e la crudeltà umana non possono lasciarci indifferenti. Solo l’amore sconfinato per queste creature senza voce può sostenere Elisa in una performance così dura. E’ la forza che nasce dall’avere fatto una scelta a priori, essere vegani, ovvero decidere di non cibarsi più di nessun prodotto che derivi dallo sfruttamento degli animali. E’ difficile?
No. Non è difficile. Basta chiederci se il nostro palato vale più della loro vita. Porsi la domanda, guardare negli occhi la creatura che abbiamo umiliato per il nostro effimero piacere della tavola.
Elisa ci racconta la storia di “1223”, una matura e stanca mucca da latte, sfruttata per il suo siero, alla quale sono stati sottratti tanti figli che non dovevano avere accesso al suo nutrimento, indispensabile alla produzione di latte e prodotti lattiero caseari. La vita di “1223” si intreccia con quella di “4088”, un giovane vitellone destinato alla produzione di carne. Ospiti dello stesso allevamento, ma in capannoni diversi, vivranno un intenso amore platonico fatto di sensi e speranze per ritrovarsi poi per la prima e unica volta appiccicati insieme in un lungo viaggio che segnerà drammaticamente il loro destino o forse regalerà loro la liberazione.
Accanto alla vibrazione di un puro e pulito sentimento, che solo gli animali sono in grado di possedere, viene affrontato il tema dell’industria zootecnica che trae profitto dai corpi degli animali, rubando loro ogni diritto e identità.
Attraverso lo studio meticoloso di fonti ufficiali vengono anche resi noti i dati e le varie fasi che riguardano la produzione di carne nell’industria intensiva. Al centro della narrazione, il racconto delle pratiche standard di macellazione per ciascuna specie dove si mostrerà senza veli cosa accade dentro un macello di bovini, attraverso le immagini di repertorio dell’associazione Animal Equality.
Sul palco insieme ad Elisa le canzoni originali di Emiliano Merlin (unòrsominòre), astrofisico vegano e attivista, che ha composto specificatamente sul tema e i video di Josh Heisenberg contribuiscono in maniera significativa a restituire la temperatura emotiva di un viaggio necessario. Lo spettacolo, vista la crudezza di alcune immagini, è vietato ai minori di 12 anni.
Andateci e trasformate le vostre vite, è una richiesta, è un invito, è una necessità.
TEATRO ALTROVE
Via Giorgio Scalia, 53 Roma 00136
(METRO CIPRO)
27-28 gennaio ore 20