Broker è il naturale proseguimento di Shoplifters dello scrittore/regista Hirokazu Kore-eda nominato all’Oscar nel 2018 . Con il nuovo film, nei cinema dal 13 ottobre, il Kore-da ha trovato altri modi meravigliosi per parlare di famiglia, amore e classe.
Ci sono luoghi che consentono alle persone di abbandonare in modo anonimo i bambini indesiderati mettendoli nelle baby box. Una giovane madre di nome So-young (Lee Ji-eun) lascia il suo neonato, Woo-sung, in una di queste ma non si rende conto che ci sono occhi che la osservano. Facciamo la conoscenza di Dong-soo (Gang Dong-won), che lavora part-time in chiesa, e il suo socio, Sang-hyeon ( Song Kang-ho ), che gestisce un’attività di lavanderia, sono trafficanti di bambini. Sulle loro tracce due poliziotte Su-jin (Doona Bae) e Lee (Lee Joo-young) che da mesi cercano di coglierli sul fatto.
Kore-eda fin da subito gioca con l’empatia dello spettatore. Quando lei torna per riprendersi il bambino, convince i due trafficanti ad aiutarla a cercare i genitori ideali a cui vendere il piccolo. Entrambi giudicano So-young senza conoscere la sua o le sue difficoltà, amplificate dalle idee preconcette di chi è coinvolto nella vicenda, dagli investigatori, agli intermediari fino alla stessa madre di So-young. In Broker, il regista compie un’abile operazione di stratificazione sociale, composta da individui collocati in una scala di superiorità, in cui ciascuna parte crede di saperne di piú e meglio rispetto a coloro che percepisce essere al gradino immediatamente inferiore al proprio.. Kore-eda gioca spesso con ipotesi la cui base morale poggia su prospettive voyeuristiche e disinformate.
Il primo atto di Broker è pragmatico per poi trasformarsi in qualcosa di non convenzionale. Il gruppo trova un affiatamento inaspettato condividendo i propri ricordi d’infanzia e le proprie speranze per il futuro, svelando alcuni dei segreti più oscuri del loro passato. Tuttavia, non passerà molto tempo prima che i loro demoni più profondi mettano in discussione il fragile legame di un gruppo che si è trasformato in una famiglia per caso.
Broker ha una storia profondamente sfumata, ma Kore-eda non gli permette mai di inghiottire i suoi personaggi. Piuttosto, si concentra sul loro viaggio personale dei protagonisti che può diventare un’occasione per cambiare la propria vita.