L’ultima volta che ho parlato con voi del cielo ero in orfanotrofio. Lì mi sono resa conto di quanto fosse importante per me ballare. Eravamo ragazzine che non avevano niente. Però ballavamo tutte insieme di nascosto ed eravamo felici. È in quei momenti che ho capito cosa fosse l’amore, e in fin dei conti non è quello che vogliamo tutti? Amare ed essere amati”. Queste sono le parole di una donna cresciuta senza l’affetto di una famiglia ma con il coraggio di sognare. Sogni che il destino non le ha permesso mai di realizzare, fino a quando la fortuna non ha bussato alla sua porta.
La donna si chiama Maria, di origine spagnola, scappata via dall’altare un attimo prima del suo matrimonio con il fidanzato italiano Massimiliano. Con il suo incantevole abito da sposa, fugge da Roma con il primo volo per Madrid, terra natìa che le regalerà quella felicità che ha sempre desiderato.
Atterrata da poco, incontra Amparo, hostess di terra che l’accoglie in casa come fosse una figlia e le trova un posto di lavoro presso il suo stesso aeroporto.
Le due amiche condividono l’amore per lo show televisivo “Las noches de Rosa”, le riprese vengono girate presso gli studi televisivi della RTVE. È proprio qui, per riconsegnare una valigia smarrita, che la vita di Maria cambia. Diventa una delle ragazze del corpo di ballo del suo programma preferito e si innamora di Pablo, figlio di Celedonio, censore di regime della rete televisiva.
“Ballo Ballo” , in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video dal 25 gennaio, non è solo una commedia italo spagnola del 2020, diretta da Nacho Alvarez, prodotta da RTVE, Rai Cinema, Tornasol Films, El Sustituto Producciones AIE e Indigo Film. È una fotografia della Spagna degli anni 70, vittima della spietata censura del regime franchista. È un musical fresco, originale, divertente che ti strappa un sorriso ma ti invita a riflettere su temi del passato come la visione bigotta della censura, ma anche su temi ancora attuali quali le molestie sul lavoro.
Il coraggio della donna spagnola che non ha paura di osare e la forza di Pablo di ribellarsi contro il padre e decidere con la propria testa, cambieranno le carte in tavola e rinnoveranno la tv spagnola, eliminando quei vecchi principi che classificavano le donne “troppo provocanti e volgari” ingiustamente.
Punto di forza del film sono le canzoni di Raffaella Carrà. Ognuna di esse rappresenta le emozioni, le delusioni di ogni singola scena della commedia e ogni brano ci riporta nel passato come se fossimo in una macchina del tempo, in un dejavù che ci fa rivivere ricordi entusiasmanti, amori persi e ritrovati, gioie e sofferenze e attimi di un tempo ormai lontano, in costante cambiamento ed innovazione. Da “Adios Amigo” quando Maria decide di partire e ricominciare una nuova vita a Madrid, a “Ballo Ballo” quando la donna si esibisce per la prima volta negli studi televisivi della RTVE.
Il musical non è solo un modo per celebrare la showgirl e conduttrice italiana, ma anche un omaggio a uno dei più grandi film prodotti negli Stati Uniti d’America “Vacanze Romane”. Ecco perché la commedia si conclude con il sorriso innamorato di Amparo, felice di essere finalmente sulla vespa con il suo uomo, tra le vie della città capitolina.