E se l’arrivo di una lettera inaspettata non fosse stato casuale? E se un disegno più grande si nascondesse dietro la decisione di Amelia di trasferirsi a Roma per sposare il suo grande amore? E’ il punto di partenza di “In cerca di te”, il romanzo d’esordio di Lucrezia Bottiglieri, il cui principale sospetto si chiama “il megalomane”.
“Ho deciso di scegliere me, le persone che colorano la mia vita”. La giovane autrice affida alle parole la burrasca del cuore in un momento che rischia di stravolgere tutta se stessa. E’ meglio immergersi in questa storia lentamente, per rendersi conto che eventi non previsti rimettono in discussione le nostre certezze. Vediamo così come il passato può offrirci uno specchio scuro in cui osservare il nostro presente, ma anche come ci sembri strano e lontano quando si arriva alla conclusione che non bisogna vergognarsi delle proprie cicatrici “ma andarne forti, perché sono la prova che siamo tornati a respirare”.
Il modo in cui Bottiglieri gestisce il suo racconto è avvincente. Fa i conti con il rapporto padre-figlia, pur celebrando senza retorica la scossa di incontrare un estraneo le cui caratteristiche somigliano alle sue. Lampi della sua vita appaiono ovunque in questo romanzo. Ma a far veramente risplendere il racconto è l’ardore pulsante della protagonista che intraprende un viaggio a tappe alla ricerca di sé ma anche del mondo che la circonda. La familiarità della storia crea intimità. Il modo in cui si risolve è sorprendente: una ragazza indipendente può crescere libera da preconcetti. D’altra parte, la tenera narrazione di Bottiglieri su suo padre “incapace di pensare agli altri, ma non per questo cattivo”, esprime la sua gioia di aver imparato a emozionarsi ancora all’interno di una quotidianità dalla quale molti preferiscono fuggire.
L’autrice tuttavia non divide il mondo in buoni e cattivi. C’è una storia da raccontare, e questa è la sola cosa importante. Quattrocento pagine convincenti, che si leggono come un’avventura picaresca da guardare anche sul grande schermo. Non a caso la G&E Film Production di Giovanna Emidi, Silvia Natili e Valentina Cheng, ha appena comprato i diritti per produrre un film ispirato alla storia di “In cerca di te”.
Lucrezia Bottiglieri, psicologa clinica, ha deciso di cimentarsi in qualcosa di nuovo come la scrittura. In cerca di te è il suo primo romanzo nato in una sera di inverno, quando ci si gira e rigira nel letto, alle prese con un’idea sopita che sembra dover esplodere da un momento all’altro.
Il libro edito da AltroMondo sarà presentato il 7 aprile presso la Libreria Koob, piazza Gentile da Fabriano 16, Roma.
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