Il nuovo singolo di BLANCO si intitola Piangere a 90 ed uscirà venerdì 9 maggio. È il primo brano pubblicato dopo un anno di silenzio e sembra voler riassumere proprio quel silenzio: non tanto con le parole, quanto con il tono. È una ballad spoglia e violenta, costruita su un’alternanza tra voce rotta e arrangiamento esplosivo. È anche il ritorno a una certa poetica adolescenziale che BLANCO aveva messo da parte negli ultimi lavori, ma senza nostalgia.
Il brano è stato scritto con Tananai e prodotto da Michelangelo, ed è diviso in due metà: una più fragile, fatta di frasi spezzate e pochi accordi, e l’altra che esplode senza troppi compromessi. Piangere a 90 funziona per come tiene insieme questi due estremi, senza scegliere. Il titolo richiama qualcosa di fisico, quasi grottesco, eppure nel pezzo non c’è ironia. BLANCO parla di crolli emotivi in modo molto diretto, quasi brutale, ma evita il melodramma.

Il videoclip, girato dal collettivo Broga’s, riprende alcune suggestioni da Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. BLANCO è sospeso tra la città e una dimensione più simbolica, quasi religiosa, in bilico tra il bisogno di esporsi e quello di sparire. Non succede molto nel video, eppure ogni inquadratura sembra portarsi dietro qualcosa che non si può spiegare.
Piangere a 90 non è un brano leggero, nonostante la sua struttura sia quella di una hit pop. BLANCO torna a farsi sentire con un pezzo che è più vicino a uno sfogo che a una canzone, e che forse proprio per questo riesce a colpire.