Strange Darling al cinema dal 13 febbraio con Vertice360, è uno di quei film da vedere sapendo il meno possibile. Se avete già visto il trailer, siete a posto. È uno dei rari casi in cui il trailer fa esattamente quello che dovrebbe fare: incuriosire senza rivelare nulla di importante.
Ora, senza spoilerare nulla, com’è il film scritto e diretto da JT Mollner? Onestamente? Una bomba. Quello che ho apprezzato di più è quanto sia imprevedibile. Ho visto centinaia di film, eppure capita raramente di trovarmi davanti a qualcosa che non riesco a prevedere. Certo, anche i film con trame più lineari e prevedibili possono essere divertenti, ma c’è qualcosa di speciale in un film che riesce a spiazzarti scena dopo scena. Qui, ogni svolta è una sorpresa, e questo lo rende ancora più avvincente.
Con Willa Fitzgerald e Kyle Gallner protagonisti, il film segue il gioco violento e brutale del gatto e topo tra “The Lady” (Fitzgerald) e “The Demon” (Gallner) dopo un incontro in un motel che prende una piega sinistra. Raccontato in sei capitoli non in ordine cronologico, la forza di Strange Darling sta nella sua trama semplice ma efficace che gioca con le aspettative del pubblico e con i cliché del genere per offrire un horror-thriller potente.
Ma non è solo il cast a brillare. Dietro la macchina da presa c’è un regista al suo secondo lungometraggio dopo Outlaws and Angels (2016). Non ho visto quel film, ma se era anche solo lontanamente simile a questo, devo recuperarlo. La scrittura e la regia di Strange Darling sono precise, affilate, mai banali. il regista JT Mollner amplifica ulteriormente il senso di inquietudine girando il film in 35 mm.
Giovanni Ribisi, qui in veste di direttore della fotografia oltre che produttore, ricrea un’estetica ispirata agli anni ’70, con colori caldi, sporcizia visiva e una grana cinematografica marcata, richiamando l’atmosfera ruvida e immersiva degli exploitation horror a cui Strange Darling si ispira.
La colonna sonora: un colpo di genio. Le canzoni di un’artista chiamata Z Berg, sono scelte con grande attenzione e si integrano perfettamente con l’atmosfera del film. Fusione perfetta tra le suggestioni tematiche di Immaculate e In a Violent Nature e l’estetica del cinema horror anni ’70, Strange Darling è un thriller adrenalinico ed essenziale, reso ancora più incisivo dalla straordinaria e spregiudicata interpretazione di Willa Fitzgerald.
Quindi, ecco il mio consiglio: quando il 13 febbraio vedrete Strange Darling al cinema, non cercate informazioni, non fatevi domande. Comprate il biglietto alla cieca, entrate in sala e lasciatevi sorprendere. Sarà un’esperienza Strange, ma vi assicuro che sarà anche Darling.