La più celebre nuotatrice italiana, Federica Pellegrini, dopo aver preso parte a cinque Olimpiadi e conquistato diverse medaglie nel corso della sua carriera sportiva, si è ritirata nel novembre 2021 durante i Campionati italiani invernali. Oggi Federica si racconta per la prima volta, affrontando il presente e il passato senza filtri. Al cinema come uscita evento il 10, 11 e 12 gennaio, Federica Pellegrini, Underwater , di Sara Ristori, racconta la storia di una ragazzina tenace e introversa fino alla storica finale dei 200 metri stile libero. Una favola, quella di Federica Pellegrini, la Divina, cominciata con l’argento ai Giochi di Atene nel 2004 e illuminata da 53 medaglie internazionali, delle quali 6 ori ai Mondiali (otto volte su 8 sul podio mondiale nei 200 sl)) e 7 agli Europei.
Nel documentario , oltre alla Pellegrini, è presente anche Matteo Giunta, allenatore e fidanzato della nuotatrice. “In acqua sono sola, dice Pellegrini ne documentario, ma fuori c’è lui. Perché qualsiasi cosa succeda , con lui condivido le emozioni, la gioia per i successi e la rabbia per le sconfitte, anche quelle che mi hanno ferito di più”. Come la finale alle Olimpiadi di Rio, una competizione a cui Federica arriva carica di aspettative di portare a casa una medaglia importante. Il fallimento del giorno della finale, con un terzo posto sfuggito per un decimo, se lo porterà dietro per tutta la vita. Appena uscita dall’acqua ha detto «basta, non voglio più soffrire così”. La nuotatrice pensa seriamente di smettere ma non ha mollato.
Il materiale di repertorio – le gare, le vittorie, ma anche i video inediti dei suoi esordi, girati in casa con una camerina VHS – e le riprese della vita pubblica e privata di Federica, la prima olimpionica azzurra del nuoto (oro a Pechino 2008 nei 200 stile libero). Il tran tran di Federica Pellegrini è stato sempre lo stesso. Sveglia presto la mattina, una buona colazione, la vasca, il passaggio in palestra, il pranzo. Poi di nuovo in acqua per la seconda seduta e il ritorno a casa. Una vita non senza gli svaghi: le vacanze da sogno, le apparizioni in tv, la conduzione nei talent, modella sulle passerelle e influencer. Il rapporto con l’allenatore Alberto Castagnetti, scomparso nel 2009, “un pezzo della mia vita, una figura fondamentale sia personalmente che sportivamente”.
Il racconto si concentra in particolare sugli ultimi due anni prima delle Olimpiadi di Tokyo. Dopo il mondiale del 2019, Pellegrini conquista il sesto titolo iridato, il quarto nei 200 stile libero, la sua gara preferita. La strada per Tokyo si rivela più difficile del previsto tra allenamenti massacranti, crisi fisiche e psicologiche e la pandemia. Chiudono piscine, cancellano tornei e allenamenti. Giorni di stop che rischiano di far riemergere fragilità del passato a cui Federica reagisce con la forza e la determinazione che ha dimostrato in acqua.
Un ritratto umano e commovente di una atleta che a Tokyo ha disputato la quinta finale olimpica consecutiva nella specialità, l’ultimo show di una carriera straordinaria.