“Consideratela una campagna antivirus, un vaccino che blocca i pregiudizi sul paese e contemporaneamente crea gli anticorpi che aiuteranno la ricostruzione della reputazione nazionale, oltre che la ripresa delle attività produttive, culturali e turistiche.”. Con queste parole Pasquale Diaferia, Creative Chairman della società di consulenza creativa Special Team, commenta l’iniziativa avviata insiema alla società di comunicazione newyorkese Italian Hub e la testata i-Italy Network.
L’obiettivo di #STANDUPFORITALY è sostenere l’immagine dell’Italia all’estero, dopo l’epidemia di Corona Virus COVID-19 che sta paralizzando anche le attività economiche del “Paese più bello del Mondo”.“Siamo coscienti del fatto che nelle ultime settimane abbiamo avuto seri problemi di comunicazione che hanno danneggiato la reputazine dell’Italia nel mondo,” sostiene Letizia Airos, CEO di Italian Hub e direttrice di i-Italy. “Per questo abbiamo stimolato la creazione di una campagna che nasca dal basso e che voglia invertire la tendenza con l’hashtag #STANDUPFORITALY.”
“La meccanica è semplice,” continua il pluripremiato creativo italiano, “utilizza la tecnica del Social Challenge: opinion leaders e infl uencer americani e italiani, residenti negli USA, sono stati invitati a realizzare con il proprio smart phone un video da 20/30secondi. Ognuno testimonia le ragioni per cui ama e rispetta il nostro paese, oltre ad invitare tutti, italiani e cittadini del mondo, a sostenere in modo concreto questo paese: #STANDUPFORITALY, appunto.”
“E’ un messaggio molto preciso e indirizzato a pubblici molto diversi: l’invito ad aver fi ducia nel sistema paese
Italia, oltre che nei valori fondanti del nostro stile di vita, in particolare la centralità delle relazioni umane,”
spiega Letizia Airos.
Il progetto si rivolge a tre tipologie di beneficiari. Il primo è il vasto circolo di italiani all’estero e di americani “italofi li”, da mobilitare attraverso opinion leaders riconosciuti. Tra questi ci sono tantissimi consumatori di Made in Italy, turisti, frequentatori dell’industria culturale italiana. Vanno arruolati. Il nostro secondo target sono gli americani in generale, molti dei quali hanno sviluppato delle perplessità nei confronti dell’Italia, se non infondati pregiudizi, aggravati dagli errori di comunicazione commessi fi nora; vanno conquistati, persuasi.
Infine, ma non meno importante, si vuole raggiungere gli stessi italiani in Italia, che al momento sono spaventati e depressi: vanno rassicurati e sostenuti. Se la campagna avrà un ritorno anche in Italia darà al Paese – dall’estero – una nuova iniezione di fi ducia.”
I primi messaggi di #STANDUPFORITALY sono arrivati nella notte del 14 marzo da note personalità come Mauro Porcini, Vicepresidente e Chief Design Offi cer di PepsiCo., lo scrittore e critico cinematografi co Antonio Monda, il giovane imprenditore John Viola, ex Presidente della National Italian American Foundation — la potente lobby italoamericana di Washington. Dopo poche ore si sono aggiunti Stefano Albertini, Direttore della Casa Italiana della New York University, e la notissima anchor di NY1 Roma Torre. A loro si sta unendo un folto ed eterogeneo gruppo di artisti e intellettuali, professionisti, imprenditori, ristoratori e operatori dell’import-export tra l’Italia e gli Stati Uniti.
A breve la campagna si estenderà ad altri paesi, Europa inclusa. #STANDUPFORITALY è l’hashtag di riferimento su Facebook e Instagram dove si raccolgono gli interventi e le discussioni relative alla campagna. Il logo °STANDUPFORITALY è stato ideato dalla designer zurighese Patrizia Pfenninge