Matteo Berrettini ormai ci prova gusto e va in finale tutte le settimane. Sarebbe bello se fosse così anche domenica 19 maggio quando si giocherà la finale maschile della 76. edizione degli Internazionali di Tennis di Roma, quinto Master 1000 della stagione.
Nonostante la sconfitta il gigante romano ci ha fatto vivere un’altra settimana intensa di tennis di grande qualità, dimostrando di aver raggiunto un livello – ormai è numero 31 del mondo, il suo best ranking – di assoluto valore mondiale. Al torneo di Monaco appena concluso ha battuto Istomin, Kudla, Kohlschreiber, Bautista Agut per arrendersi in finale solo al coetaneo cileno Cristian Garin per 6-1, 3-6, 7-6(1). Da dire, per chi non conosce Garin, che nel 2013 ha vinto il torneo Roland Garros Juniores e che viene da un 2019 stellare, già due vittorie e tre finali (come Matteo) nel circuito – il 14 aprile vinceva Houston – mentre il 3 marzo perdeva da Pella a Sao Paulo. Come dire, sulla terra, nel 2019, è meglio di Nadal. Infatti ha vinto 19 partite, insieme proprio a Pella, il migliore dell’anno.
Dal canto suo Matteo ha fatto tutto quello che ha potuto, pure gli straordinari. Causa maltempo infatti ha potuto giocare la semifinale solo in mattinata. Rientrato in campo qualche ora dopo e con una striscia vincente di 9 partite ha certamente pagato dazio all’inizio prima di trovare il suo tennis migliore ma va detto che Garin ha dimostrato freddezza e solidità maggiori.
“Ho dato tutto quello che avevo in campo – ha detto il romano alla fine – ho perso ma ho fatto il massimo. Sono molto felice della condizione fisica raggiunta, ho giocato due partite di fila e il mio corpo ha risposto benissimo. Il lavoro fatto in prestagione sta sicuramente pagando. Sono triste ma anche molto motivato per continuare a fare bene e vincere ancora”.
Come dire, ti stiamo aspettando qui al Foro Italico Matteo Berrettini, bellissimo principe arabo. Per te Roma inizia il 12 maggio e che cavalcata di trionfo speriamo sia.
Questa settimana, che precede il torneo di Roma, vedrà impegnati gli altri italiani a Madrid, vale a dire Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Andreas Seppi tutti alle prese con primi turni un po’ complessi (Edmund, Schwartzman e Monfils). In Spagna, oltre a capire come stanno i nostri, abbiamo solo occhi per il ritorno di Roger Federer sulla terra rossa, che rientra dopo quasi tre anni di assenza dall’ultimo torneo giocato su questa superficie, era a Roma nel 2016.
Intanto per gli appassionati, quelli malati e ossessionati come me, da sabato sono iniziati i tabelloni di prequalificazione agli Internazionali di Roma, proprio sui campi del Foro Italico. Per chi volesse, io ve l’ho detto, potrete andare a conoscere i nostri due prossimi campioni, Lorenzo Musetti (nato a Carrara il 3 marzo 2002, campione Juniores Australian Open ’19) e Jannik Sinner (nato a San Candido il 16 agosto 2001), due minorenni che, senza mettere qui ed ora troppe aspettative, ci faranno sognare negli anni a venire. Mi sbilancio subito e dico che uno dei due entrerà tra i primi 5 del mondo entro 10 anni. Forse al nr. 1.
Poi c’è un terzo ragazzino da andare a vedere e per il quale sto perdendo letteralmente la testa ed è il mancino romano – habemus mancinus anche noi! – Giulio Zeppieri (Roma, 7 dicembre 2001). Giulio è un anticonvenzionale, uno spontaneo, se ne frega dei social ed è divertente “Il tennis ti fa sentire figo / Quando son tornato dall’Australia tutti a chiedermi com’era … ma io che ne so? Ho visto campi e alberghi!” ecco, è uno così. Gioca un rovescio a due mani che è poesia e serve, mancino, spesso sopra i 200 km/h. Un sogno.
Sinner dal canto suo ha appena perso la finale del Challenger di Ostrava, dopo aver vinto a Bergamo in finale, ma ha già scalato, dall’inizio dell’anno, quasi 100 posti. Un fenomeno assoluto.
Sul sito degli Internazionali e della Federtennis trovate ogni giorno l’ordine di gioco. Per chi non può essere presente quest’anno SuperTennis tv, canale in chiaro, farà vedere le prequalifiche a partire già dal 6 maggio. Lunedì da metà mattinata saranno in campo sia Sinner che Musetti che Zeppieri, come dire un tripudio del futuro che verrà.
CHALLENGER 80 – Per chi è ancora più impaziente di tennis di un certo livello, sui campi del Garden Tennis di Via delle Capannelle, da lunedì inzia un bel torneo Challenger che assegna 80 punti al vincitore. Saranno ben 14 qui i tennisti italiani in gara tra cui anche Julian Ocleppo, Stefano Napolitano, Salvatore Caruso e l’intramontabile Paolo Lorenzi che a 37 anni ancora lotta come un leone. Qui testa di serie numero uno sarà il tedesco Maximilien Marterer, due proprio Lorenzi.
Per sapere orari e tabellone, controllare sempre il sito della Federtennis o l’applicazione dell’Atp scaricabile gratuitamente da cellulare.