mercoledì, Dicembre 3, 2025
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
TheSpot.news
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

Cold War, di Pawel Pawlikowski

by
20 Dicembre 2018
in Spettacoli
Reading Time: 3 mins read
0
Cold War, di Pawel Pawlikowski
637
SHARES
3.5k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram

Siamo nel 1949. Nella distrutta Polonia postbellica, il musicista Wiktor (Tomasz Kot), accompagnato dalla collega-fidanzata Irena (Agata Kulesza, la giovane cantante in “Ida”) e su incarico del nuovo governo comunista, cerca nelle campagne e montagne patrie voci nuove per formare la Compagnia Mazurek con lo scopo di riportare in vita le canzoni e i balli della tradizione popolare. Ma soprattutto, in nome della propaganda, deificare Stalin. Tra i candidati c’è la contadina Zula (la bravissima Joanna Kulig): il suo viso, la sua dinamica presenza affascinano Wiktor e da quel momento Irena scompare del tutto (nessuno spazio  a momenti o dialoghi psicoanalitici!). Sullo sfondo dell’allora guerra fredda, prende corpo tra Polonia, Berlino, Jugoslavia e Parigi degli anni anni Cinquanta, un’impossibile storia d’amore in un momento storico altrettanto impossibile.

Premiato al Festival di Cannes (Migliore regia), e recente vincitore di cinque premi EFA (gli Oscar europei), arriva oggi sugli schermi italiani “Cold War” (Guerra fredda), sesto lungometraggio di Pawel Pawlikowski, già noto agli amanti della settima arte per essersi aggiudicato nel 2015  l’Oscar come “Migliore film straniero” per “Ida“.

Ancora una volta – aiutati da una stupenda fotografia in bianco e nero di Lukasz Zal -, il regista polacco e Jaroslaw Kaminski (montaggio) riescono a comporre una trama coinvolgente, pur senza scene madri spettacolari, con dialoghi ridotti al minimo e con scene che durano sempre il poco che basta per rimpiangerle: insomma, come nei melodrammatici romanzi d’appendice ottocenteschi – alla Dottor Zivago -, “Cold War” è una storia d’amore assoluto, non più verso Dio come in “Ida” ma fra due persone destinate a non stare mai insieme, se non con un matrimonio-suicidio (spirituale, più che fisico) su una panca alla maniera degli innamorati di Peynet.

A colpire profondamente, fin da subito, è la sempre maggiore rilevanza data da Pawlikowski alla musica (ogni spostamento geografico ha il suo suono), spaziando da quella folk della tradizione polacca alla classica, al rock e, soprattutto, al jazz, cioè la musica forse più legata al concetto di tradimento che in “Cold War” è in sottofondo il leit-motiv: tradimento della tradizione, dell’ideologia, degli ideali e di quello amoroso.

 

https://youtu.be/Ar0f2ofdIls

I brani vengono a formare una parallela sceneggiatura sui generis, che serve anche a descrivere i cambiamenti politici e sociali dell’Europa attraverso due decenni: è musica con versi che parlano d’amore, fedeltà e ideali che mal si conciliano però con la loro incapacità a costruire qualcosa assieme, al di là dell’attrazione fisica e dell’amore per la musica.

In “Cold War“, che potremmo definire un romanzo per immagini, tanto romanticismo dolce-amaro ma anche tanta disperazione, politica ed emotiva, ma senza sentimentalistici compiacimenti, rendendo così il tutto “naturale”, mai scontato. A mio giudizio, però, c’è più energia nella prima parte che non nella seconda.

Il film è liberamente ispirato dai genitori di Pawlikowski, i cui nomi sono quelli dei protagonisti del film. I veri Wiktor e Zula sono morti nel 1989, appena prima della caduta del Muro di Berlino: insieme per 40 anni, prendendosi e lasciandosi, rincorrendosi da una parte all’altra della Cortina di Ferro. “Erano due persone forti e meravigliose, ma come coppia un disastro totale”, ha detto di loro il regista polacco.

Gli spettatori più attenti, più “politicizzati”, troveranno senz’altro delle similitudini tra il regime mostrato nel film e l’attuale governo, come la sua anti-accidentalità, la retorica nazionalista, la propaganda nei media di stato, ma “Cold War” non parla di politica (da qui la scelta, per esempio, di non soffermarsi sul terrore e le sofferenze causati dal regime comunista polacco): quel momento storico è solo il contesto che aiuta a drammatizzare elementi più personali e universali, come l’amore, la difficoltà dei rapporti umani e sociali.

https://youtu.be/rW8Ub6Qw9GQ

 

Tags: cinemaEFAPawel PawlikowskiPolonia
Share255Tweet159SendShare
Previous Post

DAFNE” di Federico Bondi in anteprima mondiale alla Berlinale

Next Post

100 autori per il primo libro pubblicato da MyMee

Ti potrebbero interessare

Carosello in Love: l’amore ai tempi della prima tv Rai
Televisione

Carosello in Love: l’amore ai tempi della prima tv Rai

by Floriana Lovino
20 Novembre 2025
Il poster di “Natale senza Babbo”: Alessandro Gassmann e Luisa Ranieri nei panni di Nicola e Margaret, protagonisti della nuova commedia natalizia Prime Video
Prime Video

“Natale senza Babbo”, Ranieri e Gassmann: “Il Natale cambia. E anche i ruoli”

by Monica Straniero
20 Novembre 2025
Stranger Things 5: la premiere globale in attesa dell’uscita del 27/11
Serie Tv

Stranger Things 5: la premiere globale in attesa dell’uscita del 27/11

by Marco Michelli
10 Novembre 2025
CMA3_photocallmattina-3
Serie Tv

Call My Agent! Italia – Al via la terza stagione

by Floriana Lovino
4 Novembre 2025
Stranger Things 5 Foto di Dania Ceragioli
Netflix

Stranger Things chiude il cerchio: i Duffer e il cast a Lucca per salutare i fan

by Dania Ceragioli
2 Novembre 2025

Articoli + popolari

  • Pumbino

    Pumbino non ce l’ha fatta. E il suo addio commuove il web

    6965 shares
    Share 2785 Tweet 1741
  • Bob Dylan zittisce il pubblico dell’Auditorium di Roma

    2275 shares
    Share 910 Tweet 569
  • “Un uomo di nome Otto”: un’accattivante commedia con Tom Hanks

    2274 shares
    Share 910 Tweet 569
  • Under 30, il premio per i giovani attori italiani

    1882 shares
    Share 752 Tweet 470
  • Antoni Benaiges: Una storia di coraggio e memoria

    1685 shares
    Share 674 Tweet 421

Articoli recenti

Bambole di Pezza

Sanremo 2026: ecco i volti nuovi che (forse) non conosci

2 Dicembre 2025
Panettone Maximo 2025

Panettone Maximo 2025: I vincitori

2 Dicembre 2025
Lista dei 30 big di Sanremo

Sanremo 2026: l’annuncio dei 30 artisti in gara

2 Dicembre 2025
Filippo Timi in Scopate sentimentali. Esercizi di sparizione, in scena il 1° dicembre al Teatro Argentina

Filippo Timi, Pasolini e il demone della verità: “Scopate sentimentali” diventa un rito in quattro stagioni

1 Dicembre 2025
Sfera Ebbasta San Siro

SFERA EBBASTA – fulmineo sold out per $€LEBRATION, si raddoppia a San Siro

30 Novembre 2025
"La Grazia"

Italy On Screen Today New York: dieci anni di cinema italiano che parlano al mondo

29 Novembre 2025
Torino Film Festival 2025

I vincitori del Torino Film Festival 2025

29 Novembre 2025
Tembaine Desert Rally

Quinta Tappa del Tembaine Desert Rally

29 Novembre 2025
Orfeo – Buzzati secondo Virgilio Villoresi

Orfeo – Buzzati secondo Virgilio Villoresi

28 Novembre 2025
Tembaine Desert Rally

Tembaine Desert Rally: la quarta tappa entra nel cuore del Sahara

27 Novembre 2025

thespot-sito

Privacy Policy - Cookie Policy - Contatti

  • Progetto
  • Contatti
  • Partner
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
  • Gestisci opzioni
  • Gestisci servizi
  • Gestisci {vendor_count} fornitori
  • Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
  • {title}
  • {title}
  • {title}
No Result
View All Result
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018